Concordato Preventivo

Astaldi, via libera al concordato


Il piano concordatario presentato da Astaldi è "fattibile dal punto di vista giuridico ed economico". Questo il parere, chiaramente positivo, emesso dai commissari giudiziali chiamati ad esprimersi sulla proposta già approvata all'inizio dell'agosto scorso dal Tribunale di Roma. Nella relazione depositata il 10 febbraio nell'ambito della procedura di concordato preventivo in continuità aziendale diretta, i commissari, dopo aver scartato l'ipotesi dell'amministrazione straordinaria, "perché ulteriormente penalizzante per i creditori chirografari", approvano il piano concordatario che si basa sia sulla creazione di 'Progetto Italia', polo delle costruzioni italiane sostenuto da Salini Impregilo, Cdp, Astaldi e banche creditrici (con aumento di capitale da 225 milioni di Astaldi riservato a Salini stessa), sia su di un aumento di capitale per 98.653.846 euro, per la conversione in azioni dei debiti chirografari. Con i due aumenti di capitale Salini Impregilo sarà titolare del 65% del capitale, i creditori chirografari del 28,50% e gli attuali azionisti di Astaldi del 6,5%. Come detto, nella relazione i commissari giudiziali motivano la proposta di concordato come "sicuramente più vantaggiosa per i creditori rispetto all'amministrazione straordinaria poiché con quest'ultima ci sarebbe il rischio di perdere le commesse acquisite per un importo sicuramente superiore a 5 miliardi". La procedura concordataria ora dovrà essere approvata definitivamente nel corso dell'adunanza dei creditori convocata per il 26 marzo prossimo.


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