Sappiamo come l'Italia non versi proprio in una condizione di benessere. C'è poi la tendenza ad istituire garanzie per i debiti e questo spesso segna la fine. Ora, la nuova riforma della giustizia appena approvata ha generato molteplici polemiche.
Il Governo Letta era partito dal presupposto che bisognava tutelare il debito
Letta badava ad una forte tutela del debito avverso Equitalia, con molti paletti alla riscossione esattoriale. Il primo era il divieto di pignorare la prima casa, nonché l'ultimo stipendio bancario, i beni strumentali all'azienda e nuovi limiti alla pignorabilità degli immobili.
Letta voleva, dunque, tutelare le famiglie nei loro rapporti con lo Stato e nella riscossione delle tasse, la riforma della giustizia richiesta da Renzi va verso un'altra direzione. Ovvero quello di accrescere la credibilità del sistema giudiziario, puntando a processi veloci, non strumentali e di grande efficacia. Tutto ciò ha fatto sì che venisse rivisitata l'esecuzione forzata, il punto nero della tutela dei diritti.
E quindi, per potenziare gli strumenti di tutela del creditore, dove tra l'altro oggi l’ufficiale giudiziario può consultare l’Anagrafe tributaria ricercando i beni del debitore, è stata prevista una procedura specifica per il pignoramento dell'automobile che quindi non si trova più sotto il novero dell'esecuzione formata mobiliare, ma acquisisce una sua autonomia.
La riforma non ha introdotto, in realtà, alcuna reale novità
La riforma non ha introdotto novità, in quanto il pignoramento dell'auto c'è sempre stato. In passato, però, creditore ed ufficiale giudiziario dovevano fare di tutto per la ricerca del bene che oggi è telematica. La legge prevede l'obbligo di consegnare l'automobile: il debitore ha infatti 10 giorni dalla notifica del pignoramente per consegnare il suo bene all'Istituto di vendite giudiziarie. Al contrario si provvederà all'espropriazione forzata da parte della polizia giudiziaria.
Il problema dunque si aggrava. Se il sistema era corrotto ma quantomeno inefficiente, ora resta tale ma acquisisce efficienza. La tutela del credito è già un crimine, creare disposizioni a favore dell'esecuzione forzata non può che diventare un qualcosa da contrastare.
La legge viene avvertita come una legge che esaspera e vessa un popolo sempre più povero dove i ricchi creano leggi ad hoc per i ricchi. Si è scatenata una vera e propria polemica. C'è chi ha definito l'auto quale un bene non pignorabile, paragonandolo ad un bene strumentale per l'artigianato.
Le automobili non sono più dei beni voluttuari ma sono diventate vere e propri beni principali
Le auto non sono più dei beni voluttuari. Certo, un tempo lo erano quando anche le città non erano vere e proprie metropoli. Ma oggi anche i paesi crescono e le persone vivono in grandi città, o in centri urbani comunque di una certa grandezza. Spesso il servizio di trasporto pubblico è inefficiente, vittima di un ritardo o dello sciopero di turno. Togliere un'automobile potrebbe diventare come togliere una vita. Una persona non potrebbe più spostarsi né tantomeno raggiungere il proprio posto di lavro. Un conto sarebbe se il debitore fosse proprietario di diverse automobili. Immaginiamo famiglie con problemi di salute che hanno bisogno di andare in ospedale, clinica o medico di famiglia, a chi ha difficoltà a deambulare, a chi ha figli e deve portarli a scuola, all'asilo, tutti luoghi che tra loro non sono vicini, ma anzi, del tutto distanti. E allora sì che pignorare un'auto diventa quasi un pignoramento della libertà di vivere.
Si potrebbe pensare di paragonare la prima auto alla prima casa? Probabilmente si dovrebbe
Ci sarebbe da capire se mai qualcuno ha recuperato i propri crediti attraverso una vendita all'asta dell'auto del debitore, che in genere non è nuova, è usurata e dunque vecchia, quindi non ha neanche un grande valore e non risulta particolarmente appetibile per gli acquirenti. Perchè dovremmo rivolgerci ad un'asta giudiziaria quando è molto più semplice fare degli affari attraverso i siti internet? E quindi, come si pensa di poter vendere un mezzo con il pignoramento? Il pignoramento, dunque, anche qui diventa una sorta di pressing per far sì che i crediti vengano recuperati in via bonaria.
La prima auto è, dunque, pignorabile, ma bisognerebbe qui fare una svolta ed equipararla alla prima casa rendendola impignorabile per la sua stessa natura. Di eccezioni all'esecuzione forzata la legge ne ha viste diverse, rientrano tra questi i combustibili quando sono necessari per un mese, lettere, biancheria, abiti, letto, tavola, frigo, stufa, cucine. Forse bisognerebbe aggiornarsi e dare un segnale importante, riconoscendo l'importanza di un bene ad oggi fondamentale.