Fallimento

Ecofin e misure per fallimenti di piccole e grandi banche


Al termine del percorso decennale, sul fallimento delle banche, si arriverà ad un fondo di garanzia interbancario, finanziato dalle banche dell’UE. Le nuove regole prevedono che:

- gli Stati realizzeranno un fondo salva-banche unico, finanziato con prelievi sulle banche a livello nazionale. Ci saranno compartimenti nazionali che poi faranno parte di unico fondo nel giro di dieci anni.

- Le banche in default controllato potranno attingere solo al fondo del proprio Paese, nel primo anno. Successivamente ci sarà una mutualizzazione progressiva delle risorse.

- Il paracadute voluto dall’Italia prevede che nella fase iniziale del fondo, dopo l’auto-salvataggio o il bail-in delle banche che assegna le perdite ad azionisti, obbligazionisti e grandi depositi, qualora dovesse accadere che ad una banca servano ancora fondi, si utilizzeranno finanziamenti ponte da parte degli Stati o del fondo salva-Stati Esm.

Quali saranno le ulteriori conseguenze? Azzeramento di salvataggio interbancario nazionale; azzeramento del valore delle azioni preesistenti; azzeramento del valore delle obbligazioni e dei conti correnti dopo una certa soglia ancora non definita.

Cosa potrà fare la banca fallita? Continuare ad operare chiedendo un prestito al fondo ESM oppure allo Stato. Il prestito dovrà essere successivamente reso con la garanzie delle banche del paese di origine.

Il metodo Cipro è stato dunque esteso al sistema bancario. Con tale accordo diviene improbabile che i fondi statali ed europei siano impiegati per salvare una banca.

A pagare saranno i correntisti, azionisti ed investitori di quella banca fallita.

In questo modo l’Italia va ad affrontare la crisi delle sue banche facendo pagare soggetti responsabili delle proprie scelte, dagli azionisti ai correntisti. Ci sarà dunque una selezione naturale del mercato tra banche solide e ben gestite e banche di terz’ordine.

Le banche potranno offrire solidità ed in cambio aumentare i costi bancari e diminuire i tassi di credito, oppure offrire tassi più alti e costi più bassi per attirare investitori e correntisti. Pratiche di governo cattive e di Moral Hazard, saranno sicuramente difficili.

Le obbligazioni bancarie andranno a scontare maggiori rischi default per la perdita di garanzie statali, e dovranno segmentarsi per singolo istituto di credito. Ciò avverrà anche per i conti deposito.