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Asta Pandolfini a Firenze


L'asta ha interessato libri antichi, stampe e disegni dal XVI al XX secolo, Libri antichi e rari, oggi si parla di Arte Contemporanea e Arti Decorative del Secolo XX.

La giornata di Lunedì ha visto all'asta 300 lotti, ancora ignoti i risultati

Per le stampe e i disegni dal XVI al XX secolo dei grandi maestri, sono stati previsti 300 lotti. Presente un'opera rarissima: l' Assedio de L’Ile de Rè di Jacques Callot, del 1626, con bordo decorate celebrante la sconfitta degli inglesi di Carlo I  guidati dai francesi di Borbone. Felice Giani viene ricordato con il suo Muzio Scevola davanti a Porsenna, assieme ad opere di Carlo Maratta, Domenico Piola, Ambrogio Figino e Ludovico Carracci. Venti sono le rarità di Giovanni Fattori, che chiude la collezione di Firenze di giugno; c'è un'acquaforte finora ignota, Due figure ed un cavallo; i Venti ricordi dal vero, insieme di litografie; centosessantasei acqueforti con una ristampa del 1925, la Tiratura del Centenario, nonché ulteriori inediti e stampe da Mirò, a Goya, a Morandi, a Della Bella, a Dürer.
Presenti anche 73 lotti tra libri e manoscritti. C'è l’Anatomiae Universae di Paolo Mascagni, atlante edito a Pisa da Capurro nel 1823. E' un'enciclopedia dell'anatomia umana con 44 litografie a colori dettagliate. Celebrata è anche la raffinata eleganza di due libri d’ore con miniature su pergamena risalente alla fine del '400: uno è di Firenze, il secondo di Anversa; entrambi sono arricchiti da miniature, decorazioni eleganti, capilettera in foglia dorata, lotti, dunque, di massimo pregio. Abbiamo poi antichissimi testi della navigazone per cielo e per terra, come il Delle navigationi  di Giovan Battista Ramusio (Venezia, Giunti, 1613), l’Epitome cosmografica del Coronelli (Venezia, Poletti, 1693). Ci sono, poi, le legature antiche, tra le quali emerge la legatura di Jesum liebender di Sebastian Goebel (Norimeberga, Endters, 1675), con una cesellatura argentata. Ci sono, poi, diversi libri autografi, uno riguarda un dibattito tra l'arte e la critica che si è tenuto nel 1897 sulla rivista della città di Bologna “Il Tesoro”. Furono presenti artisti e letterati, tra i quali sono stati scelti nove autori: da Volpedo, Sartorio e Fogazzaro. Risale, invece, al 1570 una indulgenza con l'autografia di San Carlo Borromeo.

L'Arte Moderna e Contemporane e le Arti Decorative del XX Secolo regnano oggi in casa Pandolfini

A seguito degli ottimi numeri raggiunti durante la sessione estiva e l'asta dei 90 anni, il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea ha selezionato circa 120 lotti, andando ad offrire un panorama degno delle migliori correnti artistiche d'Italia e dell'estero, degli anni '60.
La Veneziana Chiesa della Salute di Giorgio de Chirico, intarsiata da milioni di dettagli, ha un prezzo di partenza che va dai 100.000/150.000 euro. Abbiamo poi due artisti noti a livello mondiale come Hans Hartung con la sya T1963-U22, del valore di 40.000/60.000 euro, e con Superficie a testura vibratile di Getulio Alviani, nonché Oltre l’Informale, del 1963,storico lavoro presente alla Biennale di San Marino.
Facendo un salto indietro nella storia possiamo ammirare il dipinto di Filippo de Pisis, La bottega del vasaio, elaborato nel 1930, stimato per 20.000/30.000 euro, e l'enorme Nudo disteso di Renato Guttuso, dalla magnifica Collezione Pellin di Milano, stimato 80.000/100.000 euro.
Presente un grandissimo nome con le sue litografie, ovvero, quello di Francis Bacon, Oedipe et la sphinx d'après Ingres e il II pannello di Miroir de la tauromachie.

Le arti decorative vanno dagli arredi, agli oggetti di arte, alla pittura

Ci sono all'asta mobili liberty come un tavolino da the siglato da Emile Gallé del 1987 (con un valore di 2.500/3.500 euro) ed uno di Louis Majorelle (con un valore di 1.000/1.500 euro), una coppia di vasi e una lampada proveniente dalla Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo.
Se facciamo un salto negli anno venti troviamo dei vasi in maiolica realizzati da Giò Ponti per la Richard Ginori (con un valore di 8.000/12.000 euro per ognuno), delle ceramiche di Yoi Maraini ed eredi, tra cui degli alberelli portafiori (con un valore 1.200/1.600 euro).
Importante è l'asta che riguarda gli arredamenti provenienti dall'Atelier Borsani nel 1950 dove troviamo una console (dal valore di 15.000/20.000 euro) ed un tavolino (dal valore di 4.000/6.000 euro) in legno con laccature e dorature di Lucio Fontana, che ha collaborato anche ad una credenza in mogano con maniglie dorate in bronzo (aventi un valore di 4.000/6.000 euro).
Degli anni 50 è il nucleo che proviene dalla Manifattura Jsa di Busto Arsizio, formato da circa venti opere, su carte composte come bozzetti per dei tessuti e velluti stampati su disegni di Lucio Fontana.
Infine opere all'asta risalenti tra gli anni Cinquanta e Settanta, di Sottsass,Fornasetti, e Borsani.


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