Al di là di ogni aspettativa i tassi ipotecari sono nuovamente calati durante il primo trimestre 2014. E’ quanto rileva il barometro del servizio di confronti internet Comparis.ch, che ha definito una sorpresa l'evoluzione in corso, date le recenti misure adottate proprio per raffreddare il mercato.
I proprietari delle case possono approfittare della situazione, trattandosi di un esempio per un mutuo di 9 anni. Il tasso è inferiore alla sogli del2%. Il momento di “pace” potrebbe però terminare. In molti, infatti, si aspettano un energico intervento da parte della Confederazione, forse addirittura già domani.
Le aspettative del mercato non si sono avverate, afferma Comparis.ch in un comunicato odierno. Né l'impegno delle banche svizzere a raddoppiare il proprio cuscinetto di capitale, né la riduzione dell'acquisto di obbligazioni da parte della Federal Reserve americana sono riusciti a far salire di nuovo i tassi elvetici. Al contrario, dall'inizio dell'anno i costi delle ipoteche a tasso fisso sono abbastanza diminuiti.
I tassi di riferimento relativi ai mutui fissi a 10 anni sono scesi, da un trimestre all'altro, dal 2,7 al 2,4%. Anche le ipoteche di 5 anni hanno registrato una tendenza analoga, con l'1,8% di dicembre cui si contrappone l'1,6% di marzo.
La situazione si pone anche per il comportamento dei proprietari immobiliari. Tra quelli che hanno stipulato un nuovo contratto negli ultimi tre mesi, circa due terzi hanno preferito le ipoteche a tasso fisso 7-15 anni, un terzo ha scelto modelli di 4-6 anni e soltanto il 4% ha optato per una durata da 1 a 3 anni.
Comparis.ch parla di una "seconda chances" per i proprietari che intendono cautelarsi dal previsto aumento dei tassi: potrebbero cercare ora di stipulare nuovi contratti, giacchè "a lungo termine la curva dei tassi tende verso l'alto".
"L'attuale distensione non ha ad oggetto l'inizio di un ritorno al minimo storico dei tassi registrato nel 2012", mentre infatti in guardia Stefan Rüesch, esperto bancario presso il servizio di paragoni sul web.
I clienti che posseggono un mutuo che scade entro la fine del 2014 potrebbero riscattarla con una cosiddetta ipoteca a termine. Attraverso questa si può prenotare un tasso d'interesse attuale per una stipula futura.
Secondo comparis.ch nella maggior parte dei casi gli istituti finanziari chiedono in cambio un supplemento dello 0,1% a trimestre, sebbene alcuni, tuttavia ci rinunciano del tutto.
Gli ultimi rilevamenti di Comparis.ch arrivano in un momento importante per il mercato. L'indebitamento ipotecario elvetico va oltre il 2012 la soglia di 800 miliardi di franchi, ha superato nel frattempo il 140% del prodotto interno lordo.
Anche i prezzi degli immobili sono in aumento: si va a registrare un rallentamento della crescita, che stando ai media, giacchè la situazione non accenna a cambiare e considerati i potenziali pericoli per l'intero sistema, Dipartimento delle finanze (DFF), Banca nazionale (BNS) e Autorità di vigilanza dei mercati finanziari (Finma) spingerebbero a serrare i bulloni.