Un’indagine Replat ha analizzato di recente l’andamento immobiliare della Capitale durante l’anno appena trascorso facendo emergere una situazione stabile che non ha concesso ancora spazio al calo dei prezzi che era stato invece previsto.
Ma la contraddizione è solo apparente e le cause dell’andamento immobiliare hanno in realtà una logica intrinseca legata alla crisi economica degli altri settori da un lato e all’aumento della domanda, specialmente di bilocali e trilocali, dall’altro.
La condizione stagnante del mercato immobiliare riguarda infatti soprattutto le tipologie di bilocali e trilocali, che rappresentano la grande maggioranza della richiesta nelle grandi città e sono comunque in continuo aumento. A Roma in particolare la maggiore concentrazione di domanda di immobili nel 2009 si è avuta per i trilocali in zone centrali e semi-centrali, prime fra tutte Monte Sacro e Monteverde. Un ribasso dei prezzi di qualche punto percentuale è invece, contrariamente alle aspettative, rimasto per il momento limitato ad alcune zone periferiche, in particolare nell’area della Casilina, della Tiburtina e della Tuscolana (che ha registrato addirittura un -9,99 % per i trilocali).
Un aumento dei prezzi di vendita ha caratterizzato quindi non solo il centro storico ma anche i quartieri adiacenti individuati come “semi-centrali” sotto il profilo del valore dell’immobile. Prezzi cari soprattutto per i trilocali: tra i picchi di aumento si evidenziano + 3,38% a Trastevere e Testaccio, + 2,11 % quartiere Prati, + 2,79 % ai Parioli. Una tendenza che dimostra come molti investitori, forti della continua richiesta di immobili, abbiano affrontato la crisi investendo in questo settore.