Crisi Aziendali

Dopo lo scandalo Weinstein Company a un passo dal fallimento


Saltato l'accordo per l'acquisto della casa di produzione cinematografica da parte di un gruppo di investitori guidato da Maria Contreras-Sweet, ex funzionaria dell'amministrazione Obama: sul tavolo c'erano 500 milioni di dollari

LaWeinstein Companyera a un passo dall'essere venduta, ma l'accordo è improvvisamente saltato. Lo ha annunciatoMaria Contreras-Sweet, ex funzionaria dell'amministrazione Obama, a capo del gruppo di investitori che solo qualche giorno fa aveva annunciato l'accordo per l'acquisto degli asset della Weinstein Company.

Il cofondatore Harvey Weinstein travolto dallo scandalo per molestie sessuali su oltre cento donne. La trattativa saltata all'ultimo

La casa di produzione e distribuzione cinematografica è ora a un passo dal fallimento, la crisi si è aperta dopo lo scandalo che ha travolto il cofondatore, Harvey Weinstein, accusato di molestie sessuali da oltre cento donne. "Dopo aver firmato e iniziato la fase di verifica della conferma, abbiamo ricevuto informazioni deludenti sulla fattibilità del completamento di questa transazione", ha dichiarato Contreras-Sweet in una nota. La Weinstein Company non ha diffuso commenti. L'operazione era stata appoggiata anche da Ronald Burkle, re dei supermercati e donatore del partito democratico, per un valore di circa 500 milioni di dollari, compresa l'assunzione del debito, pari a 225 milioni di dollari. Contreras-Sweet, responsabile dei rapporti con le Piccole imprese durante l'amministrazione Obama, si era impegnata a salvare 150 posti di lavoro, a istituire un board a maggioranza femminile e anche un fondo per risarcire le vittime degli abusi che si sarebbe aggirato tra gli 80 e i 90 milioni di dollari. Otto giorni fa, il consiglio di amministrazione della Weinstein Company aveva dichiarato che avrebbe presentato istanza di fallimento, a causa della fine dei colloqui con Contreras-Sweet. Quattro giorni dopo, entrambe le parti avevano dichiarato pubblicamente di aver raggiunto un accordo, salvo poi arrivare ieri all'annuncio della chiusura definitiva delle trattative.