Il 24 luglio si dovranno esprimere i creditori. Il debito complessivo sfiora i 300 milioni di euro. Lo stabilimento di Muggia già venduto a Barilla
Nei giorni scorsi Pasta Zara è stata ammessa dal Tribunale di Treviso alla procedura di concordato preventivo in continuità. Ma la partita relativa al futuro del glorioso marchio della pasta made in Italy è ancora aperta. In primis perché il debito complessivo accumulato dal Gruppo della famiglia Bragagnolo è vicino ai 300 milioni di euro e in secondo luogo perché il piano di rientro, seppur approvato dal Tribunale, ora deve ottenere il via libera dei creditori convocati in adunanza per il prossimo 24 luglio. Nel frattempo Pasta Zara è giunta ad un accordo con Barilla che prevede la cessione per 118 milioni di euro dello stabilimento di Muggia in Friuli Venezia Giulia oltre ad un contratto di cinque anni per l'imballaggio e il confezionamento dei prodotti Zara. La proposta concordataria, come riporta il sito economico bebeez.it prevede che i debiti finanziari vengano soddisfatti al 33% entro 12 mesi dall’omologa del concordato.