Crisi Aziendali

Levi's, lo storico marchio di jeans in crisi da coronavirus


Calo delle vendite superiore al 60%, perdite per 360 milioni di dollari. Sono questi i numeri della crisi da Coronavirus che si è abbattutta sullo storico marchio americano di jeans Levi's. Anche le multinazionali, infatti, da Zara ad H&M, hanno accusato duramente il colpo del lockdown. Compresa la nota azienda dei pantaloni iconici in denim. Che a seguito della chiusura di diversi punti vendita, ha deciso di licenziare 700 persone, pari al 15% della sua forza lavoro. A chiarire la posizione di Levi’s è stato Chip Bergh, il Ceo dell’azienda: “Abbiamo iniziato l’anno con un forte slancio, ma la pandemia globale e la crisi economica hanno avuto un impatto significativamente negativo sui nostri risultati del secondo trimestre, dato che i nostri negozi e la maggior parte dei grossisti sono rimasti chiusi a lungo in tutto il mondo". Oltre alla chiusura forzata dei negozi, il caso di Levi’s sembrerebbe propendere anche per una motivazione puramente pratica. Gli americani, costretti a casa, avrebbero preferito in questi mesi indossare tute o abbigliamento comodo piuttosto che i jeans con la conseguenza di un calo delle vendite. In genere comunque il coronavirus ha letteralmente mandato in tilt le aziende di moda. La pandemia, sempre secondo il Ceo della multinazionale Usa, avrebbe poi accelerato la rivoluzione digitale del commercio: "I negozi fisici soffrono ed è indispensabile ripensare la rete vendita puntando sull'online - ha detto Bergh - per questo stiamo intensificando gli sforzi relativi alla nostra trasformazione digitale, incorporando la potenza dell’Intelligenza artificiale e della data science e sfruttando i nostri emblematici brand per focalizzarci ancora di più sulla Generazione Z e sulla sostenibilità”. Da qui la necessità di ridimensionare il 'parco negozi' al fine di reagire - si legge nella nota firmata dal Ceo della denim company - alle vendite ritenute insoddisfacenti. "Siamo convinti che questo ci consentirà di ampliare ulteriormente la nostra posizione di leadership sul mercato e di uscire rafforzati da questa crisi”.


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