Crisi Aziendali

Les Copains tra scioperi e trattative serrate


Timori a Bologna per il futuro dello storico brand della moda made in Italy, venerdì le sarte incrociano le braccia. La proprietà potrebbe passare di mano

Timori a Bologna per il rischio di ridimensionamento dello storico marchio di moda Les Copains. L'azienda, che proprio l'anno scorso ha festeggiato il sessantennale, sta vivendo una lunga crisi e da tempo gli eredi del fondatore Mario Bandiera, recentemente scomparso, sarebbero in trattavia per cederne la proprietà. Il presunto stallo dei negoziati, tuttavia - come spiega il Corriere di Bologna - avrebbe acuito le difficoltà del brand e messo ulteriormente in allarme i sindacati, da tempo seduti al tavolo di crisi. Sta di fatto che questo venerdì è previsto lo sciopero delle circa 80 dipendenti della magliera italiana, in gran parte sarte che incroceranno le braccia e andranno sotto la sede della Città metropolitana dove è fissato un nuovo incontro volto a scongiurare l'incubo chiusura. 

"È inaccettabile anche solo pensare alla chiusura. Non può sparire così un altro marchio storico della moda bolognese" - ha affermato al quotidiano Maria Teresa Ruffo, sindacalista della Cgil, unica sigla presente in azienda. Le dipendenti che, secondo un report del sindacato, hanno un’anzianità aziendale di 29 anni di media, hanno deciso di incrociare le braccia per dare un segnale alla proprietà. La Cgil attende di capire cosa sarà del futuro di Les Copains: "Ci è stato detto che sarebbe stato fatto il tentativo di vendere tutto o di cercare un socio - racconta ancora la sindacalista - noi avevamo chiesto garanzie sia sul compratore sia sulla volontà di mantenere lo stabilimento di Bologna, rassicurazioni mai arrivate". Per questo anche le istituzioni locali hanno drizzato le antenne: "Comune e Città metropolitana stanno seguono con attenzione la situazione - spiega l’assessore Marco Lombardo — la proprietà si è impegnata a non assumere azioni unilaterali e a relazionare al tavolo istituzionale". Appuntamento, dunque, a venerdì prossimo.


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