Omologato il concordato preventivo del marchio italiano di snack salati nato nel 1949
Crik Crok, lo storico marchio di patatine della romana Ica Foods, è pronta al rilancio. Il Tribunale di Velletri, dopo due anni di amministrazione controllata condotta da AT Srl, l'azienda di proprietà della famiglia Ossani che ha traghettato fuori dalle sacche della crisi l'impresa alimentare, ha emesso il decreto di omologa del concordato preventivo. Il piano concordatario era stato presentato da Ica Foods a giugno 2017 ed è basato essenzialmente sulla proposta irrevocabile per l'acquisto di Crik Crok da parte di AT Srl che sino ad oggi ha condotto la ditta in regime d'affitto d'azienda. Il piano, si legge in una nota, prevede "la progressiva e decisa riduzione delle perdite di bilancio sino a conseguire, entro il prossimo esercizio finanziario il pareggio del risultato industriale e la ripresa della produzione di flussi finanziari positivi essenzialmente tramite l'ampliamento della quota di mercato". Crik Crok, fondata nel 1949, conta oggi su di una forza lavoro di 154 dipendenti diretti e 500 agenti sul territorio italiano, è un marchio noto e presente anche sui mercati esteri, con agenti e distributori locali presenti in Spagna, Portogallo, Francia, Croazia, Malta, Brasile, Algeria, Emirati Arabi. La visione strategica del nuovo management - guidato da Francesca Ossani e Sandro Scagnoli, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Ica Foods International Srl - "prevede una radicale trasformazione, fondata su un profondo rinnovamento dei processi produttivi e degli standard qualitativi".