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I più grandi fallimenti della storia: il caso Lehman Brothers


Tra i più grandi fallimenti della storia, quello di Lehman Brothers è certamente il più emblematico dell'epoca contemporanea: è infatti alla data della chiusura delle sue attività che si fa convenzionalmente risalire l'avvio della lunga crisi economico finanziaria che ancora oggi sta interessando i mercati di mezzo mondo, dimostrando la consolidata interconnettività delle economie internazionali. Ma cosa era Lehman Brothers? E perchè è fallita? Cerchiamo di riassumerlo, punto per punto.

Cosa era Lehman Brothers

Lehman Brothers era una società operante nei servizi finanziari, sorta nel 1850 negli Stati Uniti, a Montgomery (AL). Le sue attività, oltre che negli USA, erano dislocate in tutti i principali mercati mondiali. Specializzata nella fornitura di servizi di investment banking, trading, ricerche di mercato, private banking & co., forniva lavoro a oltre 29 mila dipendenti.

Cosa è avvenuto con i mutui subprime

Il fallimento di Lehman Brothers, dopo oltre 150 anni di storia da protagonista, è dovuto all'esplosione della crisi dei mutui subprime, finanziamenti generalmente concessi a soggetti "ad alto rischio". Per comprendere per quale motivo la crisi di tali prestiti sia coincisa con lo scoppio di una gravissima crisi globale, si può approfondire - pur brevemente - ricordando quale fosse il sistema "tipico" di tutela da parte delle banche che operavano in tale comparto.

L'istituto di credito che concedeva "generosamente" dei mutui subprime, si tutelava da tale esposizione cartolarizzando gli stessi debiti, e rivendendoli ad altri investitori istituzionali. I quali, a loro volta, a fronte di un rischio maggiore derivante dal possesso di tali prodotti, riuscivano a condurre a maggiori rendimenti i propri prodotti finanziari, immessi indisintamente nelle casse di famiglie, banche e, più generalmente, di tutto il mercato. Pertanto, se il "default" di un volume ingente di mutui subprime diventa realtà, il suo contagio passa al sistema finanziario nel suo complesso in maniera rapida e diretta.

Un brutto biennio: 2007/2008

Delle difficoltà legate ai mutui subprime la Lehman Brothers si accorse in tempi non sospetti. Già a metà 2007 decise di chiudere la sua banca dedicata ai prestiti subprime (in perdita) sostenendo che le condizioni del mercato non era più convenienti. L'anno successivo, quindi, il vero scoppio della bolla finanziaria: con le crescenti perdite derivanti dai titoli garantiti da mutui a basso rating, la società dovette ammettere perdite per 2,8 miliardi di dollari già alla fine del secondo trimestre. A metà anno, l'azienda aveva visto bruciare in borsa quasi tre quarti del valore delle azioni di inizio anno.

Qualche mese più tardi, l'istituto optò per un corposo taglio del personale (1.500 unità), proprio mentre un istituto di credito coreano sembrava in procinto di valutare l'acquisizione della banca. Quando tuttavia venne alla luce che la trattativa non stava più proseguendo il suo iter, le azioni della banca si dimezzarono di valore in un solo giorno. Il valore crollo ulteriormente nei giorni successivi, in concomitanza con l'approssimarsi di potenziali trattative che non ebbero mai luce.

L'esito è ben noto: il fallimento di Lehman Brothers è stato il più grande della storia delle bancarotte, con un debito di circa 613 miliardi di dollari e quasi 30 mila dipendenti senza lavoro.


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