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Il leone bianco che rischia di finira all'asta


Si chiama Mufasa ed è uno dei pochi esemplari esistenti della sua specie. Una petizione per salvarlo è arrivata ormai a duecentomila firme

Uno dei pochi esemplari di leoni bianchi al mondo rischia di essere messo all'asta e diventare un trofeo di caccia. Mufasa è uno dei 13 esemplari che sono nati non in cattività (in tutto il mondo sono 300) e una famiglia di Pretoria lo teneva in casa come animale domestico. A quel punto è stato confiscato dalle forze dell'ordine del Sudafrica e consegnato ad un centro che se ne è preso cura. E' però ancora di proprietà del National Conservation del Sudafrica che ha annunciato di volerlo mettere all'asta per raccogliere fondi per il dipartimento.

Il centro che se ne prende cura - il  Wild for Life Rehabilitation Center di Rustenburg - ha fatto partire subito una raccolta firme che è già a quota duecentomila. L'avvocato ha spiegato che il rischio che il leone faccia una brutta fine è alto: "Ci sarebbero solo due mercati per Mufasa: messo all'asta per essere cacciato o massacrato ed esportato come rara testa di leone. Riteniamo che il Dipartimento responsabile della conservazione della natura abbia l'obbligo morale e legale di occuparsi degli animali selvatici. Il centro di riabilitazione in cui è tenuto Mufasa insieme ad un altro leone, Suraya, ha ricevuto dal tribunale una lettera che vieta il suo trasferimento nel santuario. Cosa a cui noi ci opponiamo perché riteniamo che i due leoni - diventati inseparabili - abbiano diritto di vivere il resto delle loro vite naturali in un santuario dove saranno il più vicino possibile, come umanamente possibile»

 


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