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Aste per Macomer e Cesena


Ormai, la congiuntura negativa sta interessando tutte le aree ed i settori italiani. Molti i beni mobili ed immobili che vengono messi all'asta.

Le associazioni di Macomer e le aste

Le associazioni di Macomer hanno sono state liete di apprendere che a seguito dell'asta non vi sarebbe stata alcuna assegnazione. L'ex mostra zootecnica non è stata ancora venduta all'asta immobiliare. La legge finanziaria del 2008 ha previsto che gli enti locali siano costretti a vendere quei beni del comune che non sono in alcun modo funzionali per l'attività dell'ente. La vendita all'asta è stata deliberata dal consiglio comunale; sono stati previsti obblighu precisi e procedure di carattere pubblico. L'area dell'ex mostra zootecnica è utilizzata dalle associazioni della tradizione popolare e il coro della città di Macomer, le quali si sono dimostrate preoccupate per la sorte dei locali coinvolti nell'asta pubblica, a seguito della ristrutturazione dei locali. L'associazione dei fucilieri Macomer ha all'interno della struttura un locale per l'ex mostra zootecnica. Sono immobili che avevano un bar nel parco. Un parco che aveva valore nazionale. L'associazione ha impiegato le proprie risorse per la ristrutturazione dei locali, sia lavorando sull'impermeabilizzazione che sulla copertura, che per ripristinare la struttura interna. Stando alle dichiarazioni dell'assessore Gianfranco Congiu, al di là delle procedure che sono state avviate, le associazioni possono fruire dei locali per il periodo relativo al contratto stipulato col Comune. E' stato, infatti, chiarito che per quanto concerne le associazioni che occupano i locali dentro la mostra zootecnica, non vi deve essere alcuna preoccupazione. Ciò perché va detto che è anche difficile che si investa in tali locali, sebbene i prezzi di acquisto convengano.

Asta per vigneti e Transima nel cesenatico

Diritti di reimpianto di alcuni vigneti all'asta presso il Comune di Cesena: nove vigneti con un prezzo d'asta di 3 mila euro. Le offerte che fanno riferimento al bando d'asta possono essere presentate fino alle ore 13 del prossimo martedì. Il Comune di Cesena metterà in vendita i diritti necessari per rimpiantare alcuni vigneti. Le buste saranno aperte il giorno successivo, di mercoledì, alle 9. Il reimpianto ha al suo interno diversi appezzamenti. La superficie interessata copre i 9,43 ettari. Il vitigno a cui si fa riferimento è quello del Trebbiano Romagnolo; sono escluse quattro aree dove c'è il vitigno dell’Albana. Oltre alle offerte per il totale, c'è stata anche l'ammissione delle offerte per coprire delle superfici minori, ovvero queste devono coprire almeno un ettaro. Il prezzo previsto come base per l'asta è pari a 3000 euro per ettaro. La partecipazione al bando è aperta a chiunque abbia interesse, anche alle società e cooperative. Non sono inclusi a presentare l'offerta coloro che hanno altri rapporti di carattere giuridico con l'Amministrazione del Comune. Oppure coloro che non risultino in regola con gli eventuali obblighi di pagamento e/o abbiano all'attivo delle procedure esecutive di recupero del credito da parte del Comune di Cesena, oppure coloro i quali hanno perso o sono stati sospesi dalla capacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione. Il bando completo può essere rintracciato sul sito del Comune di Cesena. L'asta per la vendita dell'ex Transima Italia è stata un insuccesso. Per la fine di dicembre si dovrà procedere con un altra vendita all'asta a prezzo inferiore del 25%. Il prezzo questa volta era di 940 mila 781 euro, il prossimo sarà di 700 mila euro. Se dovessero esservi più proposte, si andrà a prevedere una gara tra gli offerenti e si finirà al rialzo. La struttura è gestita da Canova industries di Raffaele Canderan, zio dei precedenti titolari, il quale ha permesso che l'attività ripartisse, per altro assorbendo 32 ex addetti, dopo il fallimento. Il contratto d’affitto della nuova società, che si occupa di scaffalature industriali, terminerà a dicembre: per il capannone c'era stata una concessione in locazione per 18 mesi da Sfei. Il progetto industriale prevedeva l'acquisto della newco in base ai suoi risultati. Bisogna sicuramente capire se Canderan aveva intenzione di partecipare all'asta successiva. Tutti i dipendenti che hanno iniziato a lavorare nuovamente nella Canova esprimendo la loro preoccupazione per il proprio futuro. Il timore è simile: che nessun imprenditore investa. Il tempo è, però, minimo. L’intera zona che attualmente sta soffrendo per la forte crisi economica, spera che l’attività possa andare avanti e che di certo, non si aggiungano i lavoratori della Transima a quelli per strada. Sarebbe un colpo davvero basso. Le chiusure sono state molte, così come le attività ridimensionate. Se il progetto dovese andare bene, si eviterebbe la dispersione professionale. Durante la fine dell'anno vi sarà il verdetto tanto atteso.


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