La decisione del Tribunale era palese giacché le due istanze di fallimento presentate dallo studio di architettura e dalla società ingegneristica che avevano elaborato il progetto preliminare di riqualificazione dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello, quello da 30 milioni di euro adesso sostituito da uno da 6 milioni di euro, erano state soddisfatte in corso di prima udienza attraverso il pagamento di quanto richiesto, circa 100mila euro.
Il problema dei creditori da soddisfare
C'è ancora un largo numero di creditori che devono essere pagati e nelle casse del club non c’è fino a questo momento neanche quattrino e non arriverà per le difficoltà finanziarie in cui versa la holding del presidente Anthony Armstrong-Emery, Ecohouse Group.
E' stata convocata una conferenza stampa da Ulizio, il tencico bianco rosso, il quale ha così parlato: “È stato deciso di cessare il silenzio stampa perché le nostre difficoltà non sono più un segreto- Sì, gli stipendi di agosto dei giocatori non sono stati pagati perché nell’ultimo giorno che avevamo a disposizione per evitare penalizzazioni il presidente mi ha telefonato dicendomi che non aveva i fondi necessari e allora i ragazzi si sono comportati da professionisti rinunciandovi. Si sapeva a cosa si andava incontro, ma se il presidente ha delle difficoltà, e ha comunque garantito il suo appoggio, bisogna stargli vicino, risolvendo i problemi della società anche se lui è lontano. Dunque lo stipendio di agosto è perso. La cosa è stata definita nel giro di poche ore con i sindacati, dopodiché i ragazzi hanno firmato quello che c’era da firmare. Proprio oggi, tra l’altro, si è presentata al Monzello la delegazione della Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche e abbiamo presentato loro tutta la documentazione. Per quanto riguarda i dirigenti, alcuni di loro sono mesi che non prendono lo stipendio. L’allenatore, invece, è stato il primo a rinunciarvi. Fulvio Pea è stato fondamentale quel giorno. Quella mia e dei giocatori è stata una scelta voluta ed è stata condivisa dalla società. Qualche giocatore della squadra già nel Monza l’anno scorso ha detto che il presidente non ha mai fatto mancare nulla. Per cui ci fidiamo. E il gruppo non sta risentendo di questa scelta: le tre vittorie e il pareggio nelle ultime quattro giornate testimoniano che i ragazzi sono coscienti di quello che hanno fatto e vanno avanti serenamente. A essere sinceri la scossa maggiore è stata quando sono iniziate a uscire le notizie riguardanti le difficoltà finanziarie: in quei giorni siamo rimasti sorpresi. In questo momento, invece, stiamo vivendo alla giornata. Se la visita dei tifosi del 16 ottobre ha influito sulla decisione di rinunciare agli stipendi? No, sono venuti pochi minuti prima di cena per dare il loro appoggio alla squadra in vista del derby col Como della sera successiva. A quell’ora avevamo già firmato le liberatorie”.
La necessità di vivere giorno per giorno
Come si farà a pagare i debiti di settembre e ottobre?“Dobbiamo pensare a quello che succede giorno per giorno – dice Ulizio – Il nostro lavoro impone comunque di valutare strategie per recuperare risorse nei prossimi mesi. Una di queste strategie potrebbe essere il mercato di gennaio: nella situazione attuale non posso certo chiedere ai ragazzi di rimanere a Monza se hanno richieste da altre società. Però sono certo che a dicembre ci daranno soddisfazioni importanti”.
Il capitano Marco Anghileri è poi così intervenuto: “Il nostro gruppo sta lavorando assieme dallo scorso luglio, quando nessuno si aspettava una situazione del genere. Una volta venuti a conoscenza degli improvvisi problemi finanziari ci siamo uniti ancora di più come staff e squadra e abbiamo preso la decisione di rinunciare allo stipendio. Non mi aspettavo questa situazione. Il presidente è sempre stato preciso e corretto. Spero che si tratti di una difficoltà momentanea”.
Il direttore tecnico Alfredo Pasini ha pure voluto dire la sua, cercando di rassicurare i tifosi: “Io provengo dal Brescia e posso dire che la situazione debitoria del Monza non è come quella del Brescia. Secondo me bisogna solo esser bravi a gestire i debiti: ai fornitori non possiamo solo dare date di scadenze e promesse. Poi tengo a dire che rinunciando allo stipendio di agosto i ragazzi hanno fatto una cosa che mi ha stupito e che mi ha reso fiero di essere al Monza”.