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Musical Mary Poppins, fallisce produttore: in 20mila senza rimborso


Fallisce la società di produzione e in ventimila restano con gli ormai inutili biglietti tra le mani. Perché il musical prodotto dalla World Entertainment Company (WEC) di Modena, spettacolo dedicato a Mary Poppins originariamente in programmazione dal 30 gennaio al 15 marzo presso il Teatro Nazionale di Milano, non sarà mai messo in scena. E così, insieme alla tata magica, se ne volano via anche i rimborsi per i possessori dei tagliandi dato che l'emiliana WEC è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Modena il 27 febbraio scorso (la procedura è visibile sul Portale dei Fallimenti Fallimentimodena.com). A nulla sono valse le spiegazioni del patron dell'agenzia di produzione che si sarebbe trovato in difficoltà finanziarie a causa dei maggiori e improvvisi costi sostenuti nell’autunno scorso per rappresentare il medesimo spettacolo al Teatro Sistina di Roma, a causa "di adattamenti scenografici richiesti all'ultimo momento dalla direzione”. Sono circa ventimila le persone che avevano acquistato il biglietto in prevendita su TicketOne e che ora, con tutta probabilità, alla luce anche degli accordi contrattuali tra WEC e la stessa società che si occupa della vendita online dei tagliandi resteranno molto probabilmente senza rimborso. Questo perché, come spiega TicketOne in una nota, "ogni tentativo intrapreso nei confronti dell’Organizzatore per sbloccare i rimborsi è rimasto purtroppo senza esito". TicketOne, infatti, non trattiene fino all’ultimo il ricavo, ma lo gira settimanalmente al produttore che quindi deve rispondere in prima persona dell’eventuale rimborso, salvo appunto casi estremi come la dichiarazione di fallimento. TicketOne, prosegue la nota, "in qualità di soggetto che agisce in nome e per conto dell’Organizzatore in relazione alla vendita dei titoli di ingresso, non può sostituirsi a quest’ultimo nella responsabilità dei rimborsi come specificato nei 'termini e condizioni d’acquisto' pubblicate sul nostro sito all’art. 16. 'Evento rinviato o annullato'. Tutti gli incassi dei biglietti effettuati in nome e per conto all’organizzatore WEC sono stati a suo tempo tempestivamente trasferiti allo stesso in quanto di sua pertinenza, pertanto TicketOne non ha autonomamente accesso ai fondi per effettuare i rimborsi". TicketOne invita quindi gli aventi diritto a rivolgersi direttamente all’Organizzatore per il rimborso dei biglietti. Forse, a questo punto, meglio bussare alla porta del curatore... Chi, invece, ha acquistato il tagliando alla biglietteria del Nazionale è già stato rimborsato direttamente dal teatro che, tra l'altro, in una nota pubblicata sul proprio sito spiega di "non essere in alcun modo responsabile della cancellazione delle repliche, avendo ricoperto semplicemente il ruolo di teatro ospitante e risultando parte lesa della decisione del produttore e organizzatore WEC Srl. Per tutti i clienti che hanno acquistato i propri biglietti presso il Teatro Nazionale, i rimborsi - si legge sul sito del Nazionale - continueranno presso la biglietteria negli orari di apertura (entro e non oltre il 31 marzo 2020)". Come riporta il Corriere Adriatico, l'ultimo bilancio depositato da World Entertainment Company S.r.l. nel registro delle imprese è quello 2018 e riporta un range di fatturato tra i sei e i trenta milioni di euro, con un aumentato sul 2016 del 8,05%. La crisi, dunque, avrebbe investito WEC nel 2019, proprio l'anno in cui l'agenzia era riuscita a ottenere i diritti di Mary Poppins dalla Disney e da Cameron Mackintosh, il re dei produttori del West End, l'uomo che ha portato in scena capolavori come Les Miserables e Phantom Of The Opera.


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