Il CSM approva le linee guida
Il Consiglio Superiore della Magistratura, con un comunicato stampa del 12 ottobre scorso, ha avvisato dell’approvazione all’unanimità delle linee guida da adottare nell’ambito delle esecuzioni immobiliari.
Il fine di queste indicazioni, messe a punto dalla Settima Commissione presieduta da Claudio Galoppi, è quello di velocizzare i procedimenti giudiziari ed assicurare la tutela sia dei creditori che dei debitori.
Nello specifico, il Vice Presidente Legnini ha spiegato che “La finalità ultima delle linee è quella di accrescere l’efficienza nella gestione dei procedimenti, riducendone i tempi ed accrescendone la trasparenza, in attuazione dei principi del processo equo e della ragionevole durata fissati dall’art. 111 della Costituzione. La risoluzione mira a costituire le condizioni per la più rapida soddisfazione delle ragioni dei creditori procedenti e ad accrescere il livello di informazione ed ascolto nel processo dei debitori esecutati”.
Le indicazioni della Settima Commissione
Dette linee guida contengono le "buone prassi" già adottate e sperimentare nell’ambito di “realtà giudiziarie complesse”.
L’intento, ora, è quello di diffonderle su tutto il territorio nazionale.
Sempre Legnini ha sottolineato che: “La risoluzione sulle buone prassi nel settore delle esecuzioni è di grande valore e mi auguro che risulterà efficace per gli uffici giudiziari, così come per il personale e per gli ausiliari del Giudice dell’Esecuzione”.
Le buone prassi si sono focalizzate su diversi fattori di intervento:
- Tutela del debitore: sotto il triplice aspetto della liquidazione del bene ad un giusto prezzo, lo svolgimento dell’espropriazione in un paradigma di ragionevole durata e con riguardo ad una corretta informazione.
- Gestione telematica del ruolo: potranno essere monitorate efficacemente le procedure permettendo alle parti un accesso pressoché immediato ai provvedimenti;
- Controllo documentazione ex art. 567 c.p.c.: vi è la necessità di assicurare rapidità ed effettività al controllo sulla documentazione catastale e ipotecaria anche attraverso l’istituizione di un “Ufficio del processo di esecuzione forzata”.
- Udienza ex art. 569 c.p.c.:si auspica una fissazione celere dell’udienza;
- Nomina e attività del perito e del custode: la nomina del custode giudiziario dovrà essere anticipata al momento della designazione dell’esperto;
- Giuramento dello stimatore: tramite deposito di atto telematico senza comparizione dal giudice o dalla cancelleria;
- Stima e tempi di deposito della relazione peritale: redazione della perizia di stima secondo uno schema standardizzato;
- Compiti perito e custode: dovranno essere fornite istruzioni dettagliate ai periti e ai custodi al fine di evitare contestazioni attinenti alla spettanza dei compiti;
- Rotazione degli ausiliari del giudice;
- Redazione del verbale dell’udienza ex art. 569 c.p.c.: attraverso la predisposizione di uno schema di verbalizzazione da compilarsi prima dell'udienza;
- Ordinanza di delega delle operazioni di vendita: dovranno essere fornite informazioni sulle tempistiche degli esperimenti di vendita e sulle modalità degli stessi.
- Ordine di liberazione: obbligatoria e indefettibile l’emissione dell’ordine di liberazione al momento dell’aggiudicazione;
- Decreti di trasferimento: si auspica una sollecita emissione del decreto di trasferimento;
- Fase del riparto: anche l’udienza per l’approvazione del piano di riparto andrà delegata al professionista con istruzioni quanto ai criteri giuridici, alla forma e al contenuto del piano di riparto;
- Eliminazione dei depositi giudiziari: buona prassi è quella di ricorrere ai conti correnti, i quali consentono una maggiore efficienza sul piano della gestione.
L’osservatorio per l’efficienza delle procedure esecutive
Nel comunicato stampa, inoltre, è stato precisato che oltre alle linee guida è stato istituito, presso la Settima Commissione, un “Osservatorio per l’efficienza delle procedure esecutive e l’attuazione delle buone prassi”.
Detto organismo è composto da magistrati con spiccata esperienza nel settore ed avrà compiti di ausilio sia per il CSM che per gli uffici giudiziari impegnati nelle esecuzioni immobiliari.
E’ stato precisato che al fine di ottenere il massimo ricavo dal patrimonio del debitore, per poi destinarlo al creditore, le esecuzioni dovranno svolgersi “secondo criteri di efficienza, efficacia e rapidità”.
“Un processo esecutivo efficiente – si legge nella delibera approvata dal Plenum del CSM – è un indicatore basilare di affidabilità del sistema economico nazionale e può incoraggiare investimenti esteri, altrimenti dissuasi dalle complicanze sistemiche di recupero degli insoluti”.