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Disney chiude tutti i negozi in Italia


Chiudono i negozi Disney, specializzati nella vendita di gadget a tema raffiguranti i personaggi del brand. La decisione, giunta in maniera inaspettata, è stata presa tenendo in considerazione non solo le perdite dovute alla recente pandemia, ma anche un maggiore orientamento dell'azienda verso l'e-commerce. Alla chiusura dei negozi al dettaglio seguirà dunque un miglioramento del servizio di vendita online. Questa scelta riguarderà non solo tutti i negozi in Italia, ma anche quelli nel resto dell'Europa, a eccezione di quelli situati all'interno dei parchi a tema Disney. La chiusura dei punti vendita Disney è prevista per il 2021 e sono più di 230 i dipendenti che si ritrovano improvvisamente senza lavoro.

La decisione

La decisione riguardante la chiusura dei Disney store è stata comunicata a cose fatte e ciò ha reso impossibile anche per i sindacati cercare di trovare un punto di incontro tra l'azienda e i dipendenti. La comunicazione è stata data in Italia dalle organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams Cgil, che hanno dichiarato di aver ricevuto la notizia dopo il 19 maggio, data della messa in liquidazione della società e quindi quando ormai non era più possibile un ripensamento o una trattativa tra le parti interessate. Tutti i negozi fisici in Italia e in Europa stanno quindi vedendo i loro ultimi giorni e si sono preparati alla chiusura definitiva.

In Italia, i punti vendita interessati sono 15 e i dipendenti che si ritrovano improvvisamente senza lavoro ammontano a 233. In un periodo già così buio per l'economia mondiale, questa notizia si traduce in un'ulteriore batosta che va a colpire le famiglie italiane interessate. Tuttavia, sono state anche le perdite dovute alla recente crisi che hanno portato l'azienda alla decisione finale di ridurre i propri punti vendita, chiudendo tutti i negozi Disney in Europa. Il rapporto tra guadagno e costi di gestione dei punti vendita non era infatti più considerato vantaggioso per l'azienda, ma anzi in molti casi si è rivelato una perdita. Per questo motivo, è stato deciso di chiudere i negozi fisici e puntare sulla vendita online.

Tutele per i dipendenti

Al momento, non esiste ancora una proposta definitiva per la tutela dei dipendenti dei negozi Disney prossimi al licenziamento. La compagnia ha infatti annunciato una procedura di licenziamento collettivo, non ancora messa in atto, per tutti i 233 lavoratori e ha intimato agli stessi di non rilasciare interviste a riguardo, chiedendo di fornire i dati dell'azienda per eventuali comunicazioni sul caso. Per cercare di trovare una soluzione che possa tutelare i dipendenti, i sindacati hanno quindi indetto per il 25 maggio un'assemblea in cui discutere i dettagli per l'avvio della mobilitazione insieme ai lavoratori, in modo da prepararsi ai nuovi sviluppi e alla comunicazione ufficiale dell'annunciata procedura di licenziamento collettivo.

I dipendenti dei Disney Store non si arrendono infatti alla situazione e richiedono, con l'aiuto dei sindacati, soluzioni volte a preservare i livelli di occupazione. Prendere accordi che soddisfino entrambe le parti non sarà sicuramente facile, tenendo conto che il processo di liquidazione di tutti i punti vendita fisici è già in atto e che l'azienda ha ormai deciso di puntare i suoi finanziamenti sui propri canali e-commerce. Le vendite infatti si stanno spostando sempre di più verso l'online, anche come conseguenza di un atteggiamento collettivo della popolazione sviluppatosi durante il periodo di lockdown. I sindacati si sono schierati dalla parte dei lavoratori e si dicono pronti a trovare un accordo.

Lo sciopero

Per far fronte all'ingiustizia e far prendere coscienza del disagio provocato da questa decisione, i sindacati hanno quindi indetto uno sciopero di 8 ore con sit in. Lo sciopero consiste in delle prime 4 ore a livello territoriale, comprensive di sit in di protesta da effettuare davanti ai 15 punti vendita interessati, situati nei centri storici delle principali città italiane. A seguire, ci saranno altre 4 ore di astensione, questa volta a livello nazionale. Questa decisione, presa durante l'assemblea del 25 maggio, è stata promossa in modalità telematica e accolta con positività dalla maggior parte dei dipendenti Disney interessati dalla novità. Il primo sciopero si è subito svolto sabato 29 maggio.

Tramite lo sciopero, i sindacati richiedono l'immediata attivazione di un tavolo istituzionale con i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro. Vogliono infatti essere messi al corrente dei dettagli sulla procedura di messa in liquidazione del marchio Disney, iniziata lo scorso 19 maggio. La suddetta procedura, annunciata dalla direzione societaria ai sindacati soltanto a cose fatte, non è ancora stata comunicata ai dipendenti in via ufficiale, così come non c'è ancora stata nessuna comunicazione ufficiale di licenziamento. I sindacati cercheranno quindi di procedere sulla strada della cessione delle licenze, di definire un accordo sull'incentivo all'esodo volontario e di attivare percorsi di politiche attive volte alla ricollocazione dei dipendenti dei negozi Disney italiani.

Negozi Disney nel mondo

La decisione di ridurre i punti vendita fisici presa dal marchio Disney non si limita però soltanto all'Italia e al resto dell'Europa. L'azienda ha infatti dichiarato di voler chiudere, nel 2021, anche altri 60 negozi presenti nel Nordamerica, sempre in vista di un potenziamento dell'e-commerce. Restano invece aperti i negozi presenti in Asia e all'interno dei parchi a tema Disney, anche quelli in Europa, che per il momento continuano a essere considerati un investimento proficuo. Tutta questa situazione, mette in luce la direzione che il mercato in generale sta pian piano prendendo: uno spostamento sempre maggiore del commercio dal fisico all'online, segno di un'economia sempre più slegata da un luogo fisico.

Il futuro dei negozi Disney

In futuro, esisteranno ancora i Disney Store fisici? Purtroppo non possiamo rispondere con certezza a questa domanda, ma sicuramente è vero che l'azienda si è resa conto che non è più conveniente investire in punti vendita fisici, visto lo sviluppo sempre crescente dell'e-commerce e delle attività online. È dunque possibile che in futuro anche gli store rimasti verranno chiusi, come è possibile che restino comunque aperti anche solo a scopo di marketing. Quello che sappiamo con certezza è invece che non c'è più spazio per i negozi Disney in Italia e quindi dobbiamo prepararci a dire loro addio, augurando ai dipendenti di trovare un accordo con l'azienda che soddisfi entrambe le parti.

Foto: Today


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