La notizia risale al 30 gennaio 2015, a decidere è stato il Ministro dello Sviluppo Economico: la Mucafer società cooperativa per azioni con sede in Manfredonia è stata messa in liquidazione coatta amministrativa, nelr ispetto della legge.
Come commissario liquidatore è stata individuata Silvia Volpini
Sarà Silvia Volpini, ragioniere domiciliato a Lucera a svolgere il ruolo di commissario liquidatore. Con un provvedimento che farà seguito alla decisione, diventerà definitivo il trattamento economico del Commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il contenuto del verbale di revisione
Il verbale di revisione parla chiaro, basta leggere l'atto per riscontrare quanto segue “si evince che l’ultima situazione patrimoniale aggiornata al 3 dicembre 2014 evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo circolante di 139.328.484,00, si riscontra una massa debitoria di euro 166.346.665,00 ed un patrimonio negativo netto pari a – 19.794.085,00 euro“.
La vertenza della sezione fallimentare del Tribunale Foggiano
Era stata la sezione fallimentare del Tribunale di Foggia a dichiarare il concordato piano liquidatorio della Cooperativa Mucafer di Manfredonia in data 15.07.2014 (n.7/2013). I Curatori/Commissari erano il dottor commercialista Alberto Camporeale di Barletta e l’avvocato Gianpaolo Impagnatiello di Foggia. Giudice delegato era, invece, il dottor Francesco Murgo. L’adunanza dei creditori per l’esame dello Stato passivo veniva fissata all'inizio per il 13 novembre 2014, successivamente il 16.12.2014, e poi, ancora la nuova data fissata per il 27.01.2015.
I dati raccolti sono i seguenti: le unità aziendali sono in totale 135 (di cui 2 dirigenti e 3 apprendisti e 109 soci), che sono ancora in attesa degli ammortizzatori sociali dall’ottobre 2014. La procedura di concordato preventivo che aveva avuto inizio in data 05.12.2013, e che era all'inizio previsto in continuità dunque in ‘pieno liquidatorio’, è stata poi sottoposta a numerosi rinvii. Fino all'ultimo in data 27.01.2015. Da qui si è giunti al 23 ottobre 2014 per la presentazione, da parte dei Commissari giudiziari nominati per la procedura, dell’istanza di Cigs per il periodo 07.10.2014/06.10.2015. “Tale istanza – avevano spiegato i dipendenti ai gionali – giace presso gli uffici degli organi preposti del Ministero del Lavoro a Roma. In un periodo di enorme difficoltà economica, con impossibilità di trovare un lavoro, chiediamo alle istituzioni di Manfredonia di fornire un contributo tangibile affinchè si possa arrivare presto al soddisfacimento delle nostre richieste”.
Come è arrivata l'ammissione alla procedura concordataria
Partiamo da una data passata, il 5 dicembre 2013 dove la Mucafer deposita presso il Tribunale un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, ex artt. 160 e 161, sesto comma, l.f., con riserva di presentare “(…) la proposta, il piano e la documentazione di cui ai commi secondo e terzo (..)” dell’art. 161 l.f.; la proposta di concordato ed il relativo piano di soluzione della crisi si sono caratterizzati, tra l’altro – come evidenzia il Tribunale di Foggia – “per la volontà del debitore di dare soddisfazione alle ragioni dei creditori mediante continuità dell’attività dell’impresa, nonché liquidazione dei beni non funzionali all’esercizio dell’impresa”.
Il 17 giugno 2014, la Cooperativa di Manfredonia aveva proposto un ricorso, alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Foggia “per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo ‘senza continuità aziendale’ a scioglimento della riserva ex art. 161 6° c. L.F. formulata con ricorso depositato in data 5 dicembre 2013”.
La verità che è emersa dal documento presentato per l'ammissione al concordato preventivo
Il per l’ammissione al concordato preventivo del 4 dicembre 2013, che stiamo riportando, parlava chiaro “la debitoria complessiva secondo una recentissima stima dovrebbe ammontare a euro 45.810.064,46 (14.400.328,00 euro di debiti agli istituti bancari ed altri enti finanzianti) di cui euro 10.686.447,18 rappresentano i crediti privilegiati”. Così com'è accaduto per i crediti, ci sono possibili aumenti o variazioni dei debiti che si fondano sulle “diverse pretese” che altre parti pensano di poter avere verso ciascuno e che sono, ad ogni modo, contestate dalla Cooperativa (in totale si parla di 135 unità, di cui 2 dirigenti e 3 apprendisti, e 109 soci). I crediti di cui si parla hanno un importo in totale, in base ad una stima già portata avanti, che sarà oggetto in ogni caso di una susseguente verifica puntuale in sede di redazione del piano, dovrebbe arrivare a circa 19.000.000,00 di euro, ma i ritardi che sono sopravvenuti per l'incasso non sono dovuti a cause imputabili alla Mucafer.
Intanto l'Ufficio Stampa del Comune di Manfredonia pubblica questa nota: “I lavoratori della Mucafer continueranno ad essere seguiti, come è stato fatto finora, dall’onorevole Bordo per la concessione del decreto di cassa integrazione”.