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Asta 100 auto blu. Lo Stato è pronto ad acquistarne 1300.


Il commissario Cottarelli e Renzi, però, forse non sanno che lo stato sta per comprare nuove auto dai concessionari: 210 auto pubbliche, blindate, con una possibilità di spesa fino 25 milioni di euro in due anni.

La gara Consip per l’acquisto è partita a dicembre, con un termine per le offerte del 27 febbraio scorso, con un paio di settimane prima degli annunci e cinque giorni dopo l’insediamento di Renzi. C’è poi una convenzione per l’acquisto centralizzato di1100 tra berline e utilitarie.

La convenzione è di 15 milioni di euro. Ce n’è, poi, una per veicoli green, autovetture elettriche e ibride, valida fino al 2016.

Guardiamo i centri periferici che continuano a prenotare veicoli: a metà gennaio, dopo lo scandalo dell’inchiesta delle Procura di Palermo sulle spese pazze dei gruppi, la Regione Sicilia pubblicava un bando per il noleggio di sette auto blu blindate.

Il noleggio rientra in una quarta convenzione Consip attiva da due anni e fino al 2015: 4.045 autoveicoli per tutti i gusti. Elettrico, benzina, metano e Gpl. Cinque lotti per un valore totale di 40 milioni di euro.

La grande mossa dell’asta delle auto blu ha dovuto scontrarsi con la realtà. Il punto è: questi acquisti possono essere interrotti? Si, le convenzioni sono sicuramente revocabili, purchè si sappia che ci sono.

E nessuno, per ora, le ha revocate. Il meccanismo è stato spiegato dal responsabile del procedimento dell’ultima gara chiusa, quella da 210 vetture che sono ora esaminate dalla commissione che selezionerà il vincitore.

Consip ha stipulato contratti quadro dopo aver rilevato il fabbisogno delle amministrazioni.

Se la convenzione è attiva è possibile rinnovare il proprio parco veicoli all’interno del massimale e dei prezzi unitari indicati nella convenzione.

L’acquisto può essere impedito? Se ci fosse una norma che inibisce l’acquisto per ragioni di contenimento della spesa non c’è alcuna penalizzazione, le gare non prevedono un impegno all’acquisto, neppure per un veicolo. Ma la norma però non c’è.

Qui c’è il problema. La spending review di Monti e la legge di Stabilità di Letta avevano inibito fino al 31 dicembre 2014 l’acquisto di autovetture a tutte le amministrazioni dello Stato, periferiche e centrali, eccetto tre categorie: Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, servizi sociali e sanitari volti a garantire i livelli essenziali di assistenza.

Consip si occupa del servizio e fa esperire la gara pubblica abilitando le stazioni appaltanti. Le verifiche per la destinazione d’uso spettano poi alla Corte dei Contie alla Guardia di Finanza che spesso trova illeciti. Dimostrazione che il modo per far passare le auto pubbliche, se si vuole lo si trova.