Descrizione
L’immobile è costituito da un edificio in costruzione più terreno di pertinenza di circa mq 1.012 morfologicamente in pendenza. Il progetto prevedeva la realizzazione di un edificio a due piani fuori terra, più un piano interrato; con il ricavo di: una unità abitativa al piano terra e due al piano primo, mentre al piano interrato venivano ricavate autorimesse e ripostigli. La volumetria fuori terra era prevista in mc 939,00, mentre il piano interrato aveva una superficie di circa mq 308. All’attualità son stati realizzati al grezzo: porzione del piano interrato con fondazioni, muratura in elevazione in c.a., solaio in latero cemento, porzione del piano terra con i soli muri portanti in laterizio e il solo posizionamento dei travetti del solaio. I lavori, in data 12.03.2003, sono stati sospesi dal comune di Torrebelvicino e in data 01.06.2005 con ordinanza n. 53/2005 prot. 7492, lo stesso ordinava la “demolizione di porzione di fabbricato eseguito in difformità dalla concessione edilizia, e l’adeguamento delle restanti strutture murarie”. Tale ordinanza derivava dal fatto che l’immobile in corso di costruzione, in base ai rilievi effettuati dal comune, risultava essere posizionano in maniera difforme rispetto a quanto indicato nei disegni approvati dalla C.E. n. C/12/2002 e quindi non era rispettoso delle distanze dei confini: in particolare esso risultava traslato di ml 0,84 sul lato sud, e di ml 2,29 sul lato est. Dai rilievi effettuati dall’esperto si è verificato che le quote altimetriche del piano interrato corrispondono a quelle rappresentate nei disegni di progetto, pertanto l’arretramento dell’edificio riguarderà solo la muratura del piano terra, in quanto il piano interrato non fa distanza dai confini. Si sottolinea che vi è in essere una causa tra l’esecutata ed i confinanti sull’individuazione dei confini. Il motivo della causa è la posizione
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e la determinazione del confine tra i lotti e la conseguente posizione dei fabbricati che risultano non essere rispettosi delle distanze dei confini. Il Tribunale si è già espresso in 1° e 2° grado confermando in sostanza la regolarità della posizione dell’attuale confine. Si è ora in attesa del ricorso pendente Avanti la Corte di Cassazione, depositato nel settembre del 2013