Descrizione
Piena proprietà di locale ad uso commerciale posto in Rosolini (SR), Via Platamone n. 26, piano T-1, costituito da un vano a piano terra e da un piccolo vano e terrazzino al primo piano, con sovrastante area libera (censito nel catasto fabbricati del comune di Rosolini al foglio 44, p.lla 9564, sub. 2, cat. c/1, cl. 3, mq. 35, rendita catastale euro 766,42). Tattasi di locale commerciale che si articola su due livelli, situato nella zona sud del Comune di Rosolini, attualmente accessibile da Via Platamone al civico n. 26, provenendo in direzione N-O dalla s.p. n. 27, confluente in Via Immacolata, la quale dà accesso a Via Platamone svoltando sulla sinistra. La struttura dell’edificio, come descritto dal nominato esperto stimatore nella sua relazione tecnica del 15.10.2019, è in muratura portante con solai in latero-cemento, con copertura piana; dall’analisi delle caratteristiche morfologiche e tipologiche, non essendo state rinvenute notizie certe sulla data di costruzione dell’edificio, può farsi risalire agli anni ‘50/’60. Al piano terreno, di altezza netta pari a 3,80 m., sono presenti vano ingresso (4,70 mq.), una saletta (24,30 mq.), due servizi igienici (3,05 mq. e 1,30 mq.) con antibagno (3,20 mq.); dal vano d’ingresso la scala interna dà accesso al primo livello (h. 2,80 m.) con la cucina (19,55 mq.), antibagno (2,50 mq.), bagno (2,15 mq.) e veranda coperta (10,40 mq.). La superficie complessiva dell’immobile, computata come Superficie Esterna Lorda (S.E.L.), secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 138/1998, intesa come la superficie lorda occupata dall’appartamento, compreso lo spessore delle murature contigue confinanti con altri edifici, comprendente percentuale delle aree scoperte (balconi, terrazze, etc.), è pari a 96,00 mq. Inoltre, come rilevato dall’esperto stimatore, dall’analisi delle caratteristiche morfologiche e tipologiche, pur non essendo state rinvenute notizie certe sulla data di costruzione dell’edificio, la stessa può farsi risalire agli anni ‘50/’60, ovvero ante 1967, in assenza di P.R.G.; ciò troverebbe conferma nella assentita pratica di Cambio Destinazione d’Uso n. 35 del 19.05.1987, i cui elaborati, pur con alcune difformità di suddivisione interna e prospetto, riportano volumetricamente l’immobile in questione. L’immobile è altresì provvisto di Premesso di Abitabilità o Uso n. 20 del 09.09.1987. In relazione alla difformità riscontrate tra la documentazione urbanistica e lo stato di fatto, ritiene l’esperto che sia ottenibile il permesso in sanatoria ai sensi dell’art. 36 D.P.R. n. 380/2001, per quanto riguarda le difformità di suddivisione interna e di prospetto (finestra al piano terra invece di porta-finestra), i cui oneri sono stati quantificati in € 974,14 a cui vanno aggiunte le spese tecniche quantificata in € 2.000,00, già detratti dal suddetto prezzo base; e che non sia sanabile l’apertura rinvenuta tra la sala ristorante al piano terreno dell’immobile in questione e la proprietà di terzi di cui al fg. 44, p.lla 2154, le cui spese sono state stimate in € 2.000,00, già detratte dal prezzo base. Inoltre, le planimetrie catastali dell’immobile non sono conformi allo stato di fatto, sicché sono stati stimati in € 700,00 i costi di regolarizzazione catastale, comprensivi di competenze tecniche, anch’essi già detratti dal prezzo base. Infine, l’esperto stimatore ha provveduto a predisporre l’Attestato di Prestazione Energetica, certificando l’appartenenza dell’immobile alla classe energetica “F”. Per maggiori dettagli descrittivi si rinvia alla perizia di stima.
