Descrizione
Piena proprietà su villetta a schiera laterale sita in Comune di Pescaglia (LU), Via Chiasso di Teto n.2. La villetta elevata su tre piani oltre il seminterrato, ha superficie commerciale di circa mq.161,45 e risulta composta da un locale di sgombero al piano seminterrato, da soggiorno, cucina e terrazzo al piano piano terra, da una stanza di passaggio, una camera ed un bagno al piano primo, da due camere, piccolo ripostiglio e disimpegno al piano secondo. L’unità immobiliare è corredata da resede esclusiva posta su due livelli in parte pavimentata ed in parte a verde, delimitata da muro di contenimento con sovrastante recinzione, alla quale si accede attraverso cancello pedonale in ferro battuto da Via Chiasso di Teto. Il bene è ubicato nel centro storico in area residenziale ed è in mediocre condizioni di conservazione e manutenzione. Le strutture portanti verticali sono state realizzate in pietra ed esternamente/internamente sono intonacate al civile, ad esclusione della porzione di muratura esterna dove si trova la porta di accesso al locale di sgombero al piano seminterrato, lasciata a pietra faccia vista. I solai di piano sono realizzati in legno, il solaio di copertura è in legno con rifinitura in cotto con manto alla Toscana corredato da canali di gronda e discendenti in rame. Il piano secondo si presenta in buone condizioni, così come si presentano in buone condizioni tutti i solai di piano in legno, che appaiono sabbiati in epoca recente. Le scale di collegamento tra il piano terra e il piano primo sono in pietra, mentre le scale di collegamento tra il piano primo e il piano secondo sono rivestite in marmo. I locali dell’abitazione hanno una pavimentazione costituita in parte da mezzane in cotto ed in parte da piastrelle in graniglia. Il terrazzo posto al piano terra ha la pavimentazione in cotto e ringhiera in ferro battuto. Gli infissi esterni, il portone d’ingresso e le porte interne sono in legno. Il fabbricato è dotato di impianto elettrico di tipo sottotraccia non rispondente agli ultimi dettami normativi previsti in materia, è privo di caldaia e non allacciato alla pubblica fornitura di gas; alla data del sopralluogo del CTU l’unica fonte di riscaldamento risultava essere il caminetto ubicato nel soggiorno al piano terra, mentre l’acqua calda sanitaria veniva prodotta con uno scaldabagno elettrico ubicato nel bagno al piano primo, oltre alla presenza di due stufe a cherosene. Il fabbricato risulta allacciato alla fornitura pubblica di energia elettrica, al collettore comunale per lo smaltimento dei liquami e l’approvvigionamento idrico avviene tramite pubblico acquedotto, sprovvisto di attestato di prestazione energetica che sarà a cura e spese dell’aggiudicatario. Alla data del sopralluogo l’immobile risultava occupato dall’esecutato proprietario.