Descrizione
LOTTO UNICOIn Comune di Albosaggia (SO), via Casello n. 8/AIntera e piena proprietà•Abitazione, disposta su quattro livelli, composta da ripostiglio a P.T., tinello-cucina a P.1, camera, w.c., disimpegno e balcone a P.2, camera, balcone e soffitta a P.3/sottotetto. Il tutto distinto al locale Catasto fabbricati a:-Foglio 25 particella 236 sub. 10, categoria A/3, classe 1, consistenza 3,5 vani, rendita 135,57 Euro, piano: T-1-2-3Coerenze dell'intero fabbricato: ad est mappale 237, a sud mappale 239, ad ovest mappali 235 e 233.All'unità immobiliare compete la proporzionale quota di comproprietà sugli enti e spazi comuni ai sensi dell'art. 1117 e seguenti del c.c..SI SEGNALA CHE L'UNITA' IMMOBILARE SOPRA DESCRITTA NON POSSIEDE IDONEITA' ABITATIVA; PRESENTA ALTEZZE NETTE INTERNE DEI LOCALI INFERIORI A QUELLE AUTORIZZATE CON C.E. N.1 DEL 20/01/1982 E NON CONFORMI ALLE NORME IGIENICO SANITARIE.Il tutto come meglio descritto nella perizia di stima del Geom. Giuliana Mattaboni, allegata agli atti della procedura.RIFERIMENTI URBANISTICI“PRATICHE EDILIZIE: L'intero edificio, ove inserita la porzione pignorata, è stato edificato in data antecedente il 1 settembre 1967. Dopo tale data l'unità immobiliare in oggetto è stata interessata da opere di risanamento conservativo autorizzate con Concessione Edilizia n. 1 del 20/01/1982 - Pratica Edilizia n. 79, rilasciata dal Comune di Albosaggia. Per detta unità immobiliare non è mai stato richiesto il certificato di agibilità. CONFORMITÀ EDILIZIA: CRITICITÀ: ALTA. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che l'unità immobiliare pignorata non risulta conforme a quanto autorizzato con Concessione Edilizia n. 1 del 20.01.1982. In particolare si è rilevato un diverso sedime della porzione di immobile; una diversa altezza dei locali ed una diversa posizione altimetrica deibalconi. Si segnala inoltre un diverso dimensionamento e posizionamento delle aperture esterne, un diverso spessore dei muri, un diverso dimensionamento delle scala interna, una diversa distribuzione degli spazi interni con la formazione a piano sottotetto di due locali, un diverso dimensionamento dei balconi e la presenza di un contro-tamponamento e gradini nel locale a P.T.. Le difformità rilevate, in parte, possono essere sanate con Permesso di Costruire in Sanatoria mediante versamento di oblazione. Ciò che non è assolutamente sanabile è la difformità rilevata sull'altezza dei locali ad uso abitazione. Tali altezze, inferiori a quelle autorizzate con C.E. n. 1 del 20.01.1982 e non conformi alle norme igienico-sanitarie ed ai regolamenti edilizi, rendono l'unità immobiliare NON IDONEA ALL'ABITABILITA'. CONFORMITÀ CATASTALE: CRITICITÀ: BASSA. Le difformità rilevate riguardano essenzialmente il sedime del fabbricato; il tecnico estimatore ha infatti rilevato una diversa forma dell'immobile rispetto a quanto rappresentato sulla planimetria catastale depositata presso l'Agenzia delle Entrate - Territorio della Provincia di Sondrio. A P.3/sottotetto è stato inoltre rilevato un minor spessore dei muri perimetrali così come una diversa posizione della scala a chiocciola. Si sono rilevate anche diverse altezze nei locali a P.T., P.2 e P.3/sottotetto. Si segnala inoltre l'errata rappresentazione dell'Elaborato Planimetrico depositato presso l'Agenzia delle Entrate - Territorio della Provincia di Sondrio; errata rappresentazione dei piani dell'u.i.u. oggetto di pignoramento (manca il P.3/sottotetto); errata indicazione delle unità costituenti ilfabbricato (il sub.8 risulta soppresso dal sub.12). Le difformità sono regolarizzabili mediante: variazione catastale con procedura informatica DOCFA. L'immobile risulta non conforme, ma regolarizzabile.”Con l’avvertenza che l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i presupposti, avvalersi delle disposizioni di cui all’art. 46, comma 5°, DPR 380/01 ed all’art. 40, comma 6° della Legge 28.02.1985 n. 47.