Studi e Ricerche

Per chiudere una procedura di fallimento servono sette anni


Il dato è ancora alto ma migliora rispetto al picco del 2010. Ci sono casi estremi che rovinano la media nazionale. La regione più virtuosa è il Trentino

In Italia una procedura fallimentare dura 7 anni e un mese. Se vi sembra un dato alto, sappiate che è il migliore dal 2003 ad oggi. Ad analizzare le durate medie delle procedure è il Cerved, osservatorio specializzato, secondo cui il picco massimo si raggiunse nel 2010-2011, quando ci fu il picco di otto anni e dieci mesi. Nel 2015 sono state introdotte alcune normative per la chiusura delle società: 24 mesi per liquidare gli attivi. Ciò ha permesso di arrivare ad un primo dato positivo: i fallimenti chiusi sono in linea con le procedure aperte. 

 

Ci sono però pregressi importanti che penalizzano la media. In alcuni casi ci sono procedure aperte da oltre vent’anni. Al netto di queste, ci sono casi virtuosi: il 25 per cento delle pratiche viene ad esempio chiuso in meno di due anni e mezzo, un altro 50 per cento non arriva al lustro. 

 

La divisione territoriale degli ultimi dati disponibili (2016) vede il Nord viaggiare in genere molto più velocemente del Sud Italia. Benissimo il Trentino (5 anni), malissimo la Basilicata, fanalino di coda a 12,5 anni. Sotto i sei anni troviamo anche Lombardia (5,3), Piemento (5,8), Friuli (5,9). Sopra i 10 ci sono Puglia (10,4), Sicilia (10,5), Molise (11,3) oltre allaghi citata Basilicata.