Il borgo 'quasi fantasma', risalente ai tempi della DDR, si trova a 120km da Berlino
Con un’offerta da 140mila euro si è aggiudicato all’asta un intero villaggio, case, strade e terreni compresi. Non ha ancora un volto il compratore che sabato scorso ha partecipato, via fax, all’incanto promosso dalla casa d’aste berlinese Karhausen: in vendita c’era il borgo ‘quasi fantasma’ di Alwine: una decina di abitazioni, non più di 20 residenti, tra i boschi del Brandeburgo, 120km a sud di Berlino.
Zero negozi, 20 residenti: l'aggiudicatario è ora proprietario di case, strade e terreni
L’intero insediamento risalente ai tempi della DDR si era rapidamente spopolato poco prima della caduta del Muro, dopo la chiusura della vicina fabbrica di blocchi di carbone che ne alimentava l'economia e che, fino alla riunificazione della Germania, nel 1990, era proprietaria del villaggio stesso. Nel 2000 il borgo era stato poi venduto a investitori privati, due fratelli berlinesi che l’avevano acquistato per la cifra simbolica di un marco. I due proprietari, come raccontano gli abitanti ‘superstiti’ alla testata Zeit Online, “non hanno mai fatto nulla per migliorare le condizioni del villaggio limitandosi ad incassare gli affitti”. Alla morte di uno dei due l’intero insediamento è stato messo all’asta. Ora, come auspicano gli stessi residenti - quasi tutti anziani pensionati – qualcosa potrebbe finalmente cambiare. Il nuovo acquirente, autore dell’unica offerta, superiore di 15mila euro rispetto alla base d’asta, ha scritto nel fax con cui ha partecipato all'incanto “di voler fare qualcosa di buono per il bene degli abitanti” e si è detto disponibile a incontrare quanto prima il sindaco del comune in cui si trova il villaggio per discutere del loro futuro. Al momento il borgo, nel quale non sono presenti attività commerciali, non è raggiunto nemmeno dai mezzi pubblici.