Liquidazione Coatta Amministrativa

Verdi salvato da liquidazione coatta con legge finanziamento


La legge sul finanziamento alla Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste è stata approvata in questi giorni dal Consiglio regionale con 37 voti favorevoli, 5 astenuti e nessun contrario.
Il Teatro, come ben sappiamo, era a rischio di liquidazione coatta amministrativa.
Il Verdi va salvato dalla liquidazione coatta, dunque, e l’opera di risanamento finanziario che è stata messa in atto dal commissario straordinario è del tutto convincente. Deve essere interrotta la prassi del costante ripiano dei bilanci, giacché la gestione del futuro dovrà essere oculata, come la fase commissariale lo è stata finora, andando ad effettuare un taglio netto rispetto al passato. Bisogna risparmiare, si può e si deve, anche attraverso una riorganizzazione del lavoro, dei programmi, senza penalizzare il Teatro, i dipendenti, il pubblico.

Quanto è stato espresso rappresenta la posizione comune dei quattro relatori Piero Camber (Pdl), Franco Codega (Pd), Roberto Antonaz (Sa-Prc), Piero Colussi (Cittadini), sulla norma stralciata dalle variazioni di bilancio dello scorso luglio, che autorizza la Regione a prolungare da due a tre le annualità (da un milione ciascuna) relative al finanziamento erogato nel 2007 alla Fondazione Teatro Verdi di Trieste, che ammontava complessivamente a 20 milioni.

Con una particolare soddisfazione si è espresso Piero Camber del Pdl: “Abbiamo evitato la liquidazione coatta amministrativa e il rischio per 270 posti di lavoro“. Lo stesso Camber ha ricordato di aver egli stesso presentato e poi portato la norma stralciata dalle variazioni di bilancio nella Commissione da lui presieduta, con l’intenzione di trovare una sinergia a tutela dell’unico ente lirico regionale che registra, oltretutto, un significativo aumento degli abbonati agli spettacoli nella stagione sinfonica 2012.

Attraverso le audizioni del commissario straordinario Claudio Orazi e del suo vice Paolo Marchesi, ed anche attraverso le rappresentanze sindacali dei dipendenti del Teatro, si sono compresi gli sforzi per ridurre all’osso i costi di gestione, il miglioramento della gestione dell’ente, l’impegno dei lavoratori e la sensibile riduzione dei finanziamenti da parte dello Stato.

Con il voto avvenuto all’interno dell’Aula, che non ha registrato alcuna contrarietà, quella sinergia è stata trovata e, stando a quanto dice con sicurezza Camber sarebbe opportuno adesso concludere con un intervento che preveda l’abbuono totale del debito, auspicato anche da parte di alcuni consiglieri e dell’assessore De Anna, che permetterebbe al Verdi di avere una efficace, duratura e sana gestione dell’economia.