E' la palazzina di Reggio Emilia sita in viale Allegri 11, tra la segreteria studenti e l’università di Reggio Emilia, che verrà venduta all’asta con un prezzo base di 128 mila e 395 euro.
Come abbiamo potuto dire più volte, infatti, il ministro della difesa Roberta Pinotti ha dato inizio ad una procedura di dismissione del patrimonio immobiliare militare per poter effettuare una riduzione delle spese, andando ad incentivare l’impiego e portando ad una diminuzione del debito pubblico.
Tra i tremila immobili che si è deciso di vendere, c'è anche L'ex-palazzina degli ufficiali di viale Allegri 11, in uso all’Accademia militare di Modena, la quale è l'unica unità residenziale messa all'asta a Reggio.
Come si compone l'immobile
L’immobile è formato da un appartamento al piano rialzato con una cantina nella zona del piano terra (che raggiunge circa i 91 metri quadrati), tre box esterni completi di copertura (di cui due in comproprietà) e un giardino esclusivo. Com'è possibile acquistare? Due fasi, la prima riservata al personale militare e civile della Difesa in possesso dei requisiti.
La seconda fase
La seconda la quale avverrà solo ad asta deserta, sarà invece allargata a tutti. In collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, come abbiamo già spiegato più volye, è stato dato il via ad un sistema di aste telematiche notarili per le dismissione degli immobili che permette, in assoluta sicurezza e con un risparmio di costi, di poter partecipare alle aste anche a distanza. È già possibile, per esempio, effettuare delle offerte per i 611 alloggi liberi dislocati in tredici regioni italiane. E' possibile visitare il sito www.difesa.it e su www.notariato.it, oppure telefonare ai seguenti numeri: 06.36805217 o 06.362091.
“Il grande sforzo organizzativo del dicastero teso al raggiungimento degli obiettivi indicati nella legge di stabilità 2015 – viene spiegato dal ministero della difesa – rappresenta un concreto contributo per conseguire gli obiettivi di risanamento della finanza pubblica. Un chiaro segnale di attenzione e concreta partecipazione al piano di risanamento della spesa pubblica che il governo ha avviato e che vede il dicastero tra i sostenitori più attivi”.
A Pistoia sono i beni aziendali ad essere venduti all'asta
L’ultima sentenza di fallimento che arriva dal Tribunale di Pistoia risale a questi giorni: la Dieffe costruzioni edili di Pescia. I problemi riguardano le piccole, medie e grandi aziende dove la crisi economica sta prendnedo spazio. E la fila di creditori che sperano di potersi rivalere sulla vendita dei beni delle aziende fallite cresce. Attualmente vi sono delle situazioni che potrebbero essere interessanti per chi crede di guadagnare con le aste immobiliari.
“C’è un interesse in generale e su alcuni determinati lotti mi aspetto che arrivino delle offerte” spiega il dottor Simone Berti, commissario liquidatore nella procedura del concordato preventivo per la Edilcom Edilizia Commerciale che ha richiamato l’attenzione pubblica invitandola a presentare una offerta entro il 28 aprile venturo, beni immobili che sono dislocati tra Lucca e Pistoia, per un valore totale di oltre otto milioni di euro.
Gli immobili sono davvero diversi
Variano gli immobili e i prezzi che passano dai quattordicimila per un’area non ancora coperta in via Monfalcone a Pistoia a un milione e ottocentoquarantottomila euro per un fabbricato con oò terreno seminativo e un rudere dalle dimensioni che sono valutate pari sedicimilaottocento metri quadrati, nel comune di Porcari (Lucca).
Capannoni, ville, case, ci sono tra via Ciampi, via Traversa della Vergine, via Umberto Mariotti, via Monfalcone e via Erbosa a Pistoia. Sono ben trentanove beni immobili, le cui specificità possono essere trobate su astegiudiziarie.it.
Le offerte devono avere un prezzo che tocchi almeno quello della perizia, e devono essere presentate al commissario liquidatore, in questo caso il dottor Simone Berti, entro e non oltre le 12 di martedì 28 aprile assieme ad una cauzione del dieci per cento del prezzo offerto per acquistarle.
“La procedura dice che poi dovrò sottoporre le offerte che mi verranno fatte agli organi della procedura, sia al comitato dei creditori che al giudice delegato che daranno o meno il loro consenso ad accoglierle - dice il dottor Simone Berti - Resta quindi inteso che le offerte non saranno affatto vincolanti per la procedura”.
Il dottor Berti spiega che le risposte ai futuri compratori, “verranno date nel giro di pochissimo tempo, diciamo un paio di settimane dalla scadenza del termine”.
Senza entrare nel dettaglio della procedura per la Edilcom Edilizia Commerciale, Simone Berti ammette che le vendite all’asta dei beni immobili non riscuotono più molto interesse o, almeno, non lo riscuotono alla data della prima asta.
“Il dato di fatto è che i beni che arrivano all’asta oggi sono stati periziati sette od otto anni fa – spiega il dottor Berti – E questo significa che, pur essendo stati ribassati, sono sempre sui livelli del valore di mercato di quel periodo che non corrispondono più a quelli di oggi. Così molto spesso si assiste al fatto che la prima asta va deserta per avere una ulteriore riduzione del prezzo base nelle udienze successive”.