Crisi Aziendali

Coronavirus, Uber lascia a piedi 6mila dipendenti


Più di 6mila licenziamenti in meno di due settimane con la chiusura di 45 sedi ed uffici sparsi in tutto il mondo. Sono i numeri impressionanti dei ridimensionamento a suon di tagli deciso dai vertici di Uber, la piattaforma per il trasporto automobilistico privato, a seguito del crollo della domanda e della crisi delle attività aziendali innescata dal lockdown da coronavirus. Obiettivo annunciato dalla ceo Dara Khosrowshahi, per la quale "la crisi non è superabile senza un piano all'insegna dell'austerity in grado di ammortizzare costi fissi per un miliardo di dollari". La notizia del ridimensionamento e dei relativi licenziamenti è stata data dalla stessa ceo con una mail inviata a tutti i dipendenti, nella quale si annuncia anche lo stop temporaneo ai piani di sviluppo che vedevano Uber al lavoro su nuovi settori, da quello del trasporto merci a quello della guida autonoma. Dopo aver lasciato a piedi, in meno di un mese, un quarto della sua forza lavoro (senza peraltro includere in questo numero monstre gli autisti, che non rientrano tra i dipendenti, ma che stanno andando incontro allo stesso destino), la società nata a San Francisco deve ora riprogettare un futuro partendo da un presente che, per quanto riguarda il mercato del trasporto persone su richiesta ha visto un calo della domanda, rispetto allo stesso periodo 2019, pari all'80%. Una contrazione talmente forte che nemmeno il nuovo settore di business del gruppo, ossia la consegna a domicilio di cibo mediante la controllata Uber Eats, è riuscito a compensare. Da qui la necessità di "tagli strategici", ha scritto la ceo, "motivati appunto da una situazione ancora complessa e difficile da 'leggere', anche se, prosegue Khosrowshahi, "si inizia a vedere una ripresa della domanda". Nel frattempo l’azienda ha congelato l'attività dei suoi incubatori di nuovi prodotti e il suo laboratorio per l’intelligenza artificiale e sta ripensando la sua strategia in attività che richiedono un continuo investimento di capitali come la guida autonoma e i servizi merce automatici.


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