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Superbonus 110% e fallimento dell'impresa: cosa succede dopo?


Inserito nel Decreto Rilancio del 2020, il Superbonus 110% è una misura d'incentivi fiscali pensata per rilanciare il comparto edile. La misura include una serie d'interventi di riqualificazione energetica e riduzione del danno sismico, con la possibilità di effettuare lo sconto in fattura e di cessione del credito d'imposta all'impresa incaricata di eseguire i lavori. Cosa succede in caso si verificasse un fallimento impresa incaricata dei lavori? O se questa si dichiarasse insolvente e non saldasse le ditte fornitrici e quelle in subappalto? In questo caso, come andrebbero ripartite le responsabilità ? Di seguito vedremo di dare un risposta, il più possibile esaustiva, alle domande che abbiamo appena formulato qui sopra.

Le asseverazioni e la responsabilità dell'impresa

Il principio base su cui poggia il Superbonus 110% è il concetto di ripartizioni delle responsabilità. Queste sono indicate nel contratto d'appalto che viene stipulato tra il proprietario dell'immobile su cui devono essere effettuati i lavori, e l'impresa edile incaricata di realizzare i lavori stessi. Un ruolo fondamentale per il corretto svolgimento dei lavori di riqualificazione energetica, lo svolge il tecnico asseveratore. Questi è una figura professionale che si incarica di progettare si edifici che impianti in regola con le normative vigenti. Sarà dunque il tecnico asseveratore verificare che i lavori edili che si intendono realizzare possano godere dei benefici fiscali previsti dal Decreto Rilancio e dal Super bonus 110%.

Se si verifica il fallimento impresa appaltante bisognerà rifarsi a quanto indicato nel documento di asseverazione. Per cui, nel caso in cui l'Agenzia delle Entrate accertasse che il lavori sono stati eseguiti in mancanza dei requisiti validi per il Super Bonus 110%, quest'ultima ha la possibilità di rivalersi, nei confronti dei titolari del beneficio fiscale, delle somme non spettanti. Appare evidente, dunque, che se l'impresa appaltante non è più in grado di onorare i suo obblighi, il soggetto che ha incaricato questa stessa impresa della realizzazione dei lavori, nel caso in cui sia presente un accordo per lo sconto in fattura, la fattura stessa dovrà essere saldata interamente dal titolare dell'appalto.

L'importanza della polizza assicurativa

Poniamo il caso che il contenuto del documento di asseverazione, elaborato del tecnico incaricato, contenesse degli errori che non permettano il godimento dei benefici fiscali previsti dal Super Bonus 110% da parte del titolare. In questo caso l'accertamento delle responsabilità è tutt'altro che semplice. Infatti i soggetti responsabili potrebbero essere diversi anche in base al contenuto dell'asseverazione. Considerando l'elevata entità del Super Bonus e che i rischi di fallimento impresa che esegue i lavori sono piuttosto alti, si capisce come sia necessario ricorrere a degli strumenti di tutela. Questi strumenti serviranno quindi a garantire la copertura di eventuali danni finanziari sorti dall'inadempienza di una delle parti. A tale scopo, nei contratti, devono essere inserite delle polizze assicurative.

Tali polizze devono essere sottoscritte con compagnie assicurative che siano in regola con i requisiti richiesti dalla legge. Vediamo ora alcuni di questi requisiti. Per prima cosa, in base all'articolo 5 del DPR 137 del 2012, la polizza assicurativa stipulata deve prevedere un'adeguata copertura di eventuali danni causati nella realizzazione dei lavori. Inoltre sono state previste anche altre condizioni che la polizza dovrà soddisfare: includere coperture che riguardino l'asseverazione. Prevedere massimali non inferiori a 500.000 €., questo importo si deve applicare solo per il rischio legato all'asseverazione. Per ultimo la polizza dovrà assicurare, per 5 anni, un'attività ulteriore. Questo per far mantenere l'onere, all'impresa fallita, di rispondere delle asseverazioni eseguite in precedenza.

Fallimento dell'impresa cedente e il parere dell'Agenzia delle Entrate

Si potrebbe verificare, e in alcuni casi è già successo, che un creditore cedente fallisca o che si realizzi una cessione del credito senza che questo sia stato debitamente fatturato. Come comportarsi allora in questi casi ? L'Agenzia delle Entrate, con una nota esplicativa - 163 del 2021 - chiarisce quali sono i passi da fare e come comportarsi nei due casi sopracitati. A questo proposito si è portato ad esempio un caso realmente accaduto. Un impresa esecutrice, ovvero un General Contractor, dichiarato fallito, e inserito in un contratto di appalto per il miglioramento energetico di un immobile ritenuto di lusso, ha dovuto assumersi l'onere di pagare, per intero, la relativa fattura all'impresa appaltante.

Tirando le somme si può affermare che il parere dell'Agenzia delle Entrate è che la questione va disciplinata tenendo conto molteplici punti. Per prima cosa, secondo l'ente fiscale, il curatore fallimentare è obbligato a emettere fattura in nome della società che ha dichiarato fallimento impresa. Questa, in un momento successivo, avrà comunque il diritto di aprire una nuova partita IVA. Infine, sempre in base al parere espresso dall'Agenzia delle Entrate il debitore potrà ricorre alla procedura di regolarizzazione, come previsto dal Decreto legislativo 471 del 1997, solo e soltanto nel caso in cui la fattura non sia stata emessa da curatore fallimentare incaricato del procedimento in atto. Passiamo ora a vedere alcune violazioni, responsabilità e i controlli che effettua l'Agenzia delle Entrate.

Violazioni e responsabilità, i controlli dell'Agenzia dell'Entrate

L'Agenzia delle Entrate è l'organo preposto al controllo della regolarità delle richieste per il Super Bonus 110%. Tali controlli si verificano sia nei confronti dei titolari dei benefici fiscali, ovvero delle persone fisiche che sostengono gli oneri di spesa oggetto dell'agevolazione; sia nei confronti delle imprese in subappalto che dei General Contractors. In caso venisse accertata una violazione, gli effetti dei controlli ricadono sui titolari delle detrazioni. I fornitori sono chiamati a rispondere delle violazioni solo in caso in cui il concorso nella violazione stessa sia stato, previamente, accertato. Inoltre dato che asseverazioni erroneo o false non permettono di godere dei benefici fiscali previsti, i soggetti che hanno subito il danno possono intentare una causa civile per il risarcimento dei danni subiti.

Fallimento impresa evitare i rischi

Come abbiamo visto, per evitare i rischi maggiori, in caso di fallimento dell'impresa che sta svolgendo i lavori previsti dal Super Bonus 110% , una buona pratica, obbligatoria tra l'altro, è quella di ricorrere a specifiche polizze assicurative. La complessità del meccanismo fiscale del superbonus, la molteplicità degli attori in campo, l'ingente entità monetaria in gioco, rendono necessario, qualora si volesse ristrutturare un immobile e usufruire delle detrazioni fiscali previste, rivolgersi a professionisti e operatori qualificati. Queste figure, infatti, sono essenziali per la tutela dell'interesse del committente. I professionisti rappresentano, dunque, un valido aiuto per riuscire a orientarsi in una situazione in cui, speculazioni e truffe, possono essere in agguato dietro l'angolo.


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