Pignoramenti

Suore Ostuni pignorano 32enne disabile


Un disabile aveva un debitocon unacongregazione di suoreper un totale di settemila euro. Queste ultime hannoottenuto il pignoramentodella sua indennità di invalidità, lasciando perplessi la comunità e chi scrive.
È successoin Puglia, ad Ostuni, dove un disabile al 100% aveva un debito verso uncentro medico gestito da un gruppo di suore, che si sono occupate di lui per diverso tempo. Il disabile non ha pagato la retta e le suore si sono rivolte all’Inps per ottenere quanto dovuto edhanno ottenuto il pignoramentodell’intera pensione di invalidità. Non un quinto della pensione, come prevede la legge, ma l’intera somma percepita dall’uomo e la stessa pensione della madre.

Il disabile, adesso, non ha alcun mezzo per sopravvivere, né tanto meno per essere curato. A dare notizia di quanto è successo è proprio il legale del giovane, Giovanni Zaccaria, che ha sottolineato quanto questa decisione non sia in linea con la normativa vigente in merito e che quindi “non sia stato pignorato un quinto della pensione, come prevede la legge, ma tutte le somme di cui è beneficiario e anche la pensione della madre, che ne è tutrice”.

Il punto è, chi aiuterà, adesso, questo giovane a curarsi e provvedere ai suoi fabbisogni? Un provvedimento che fa molto discutere, dal momento soprattutto che a richiederlo siano state proprio delle suore, che dovrebbero avere, invece, una particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei più deboli e degli ammalati soprattutto, dato lo spirito di carità che contraddistingue l’operato della Chiesa.
La notizia, sicuramente, lascia increduli in molti. Nessuno si capacità di come si possa lasciareuna famiglia con un disabile a carico, sul lastrico.

Alcuni, però, continuano adifendere l’azione delle stesse suore, che hanno anche dei costi per mandare avanti la struttura che gestiscono, che è molto utile a tantepersone disagiate e disabili. Per garantire un servizio c’è bisogno di mezzi; i mezzi arrivano tramite i fondi; i fondi a parte le donazioni sono costituiti da rette. Resta, comunque, il fatto che questo debito di settemila euro lascia a sé stesso ungiovane di 32 anni, disabile, che ha necessità di percepire la pensione di invalidità per potere vivere e far fronte alle spese necessarie per le sue cure.