Notizie Fallimenti

Strage al Tribunale di Milano: fallimento di Giardiello


Il responsabile è stato bloccato a Vimercate dopo la sparatoria e il bilancio è pari a tre morti.

Chi è stato il killer

Il killer, Claudio Giardiello, era tra gli imputati del processo Magenta Immobiliare e la sparatoria è avvenuta nell'aula in cui si stava svolgendo un'udienza per Magenta subito dopo quella avente ad oggetto Eutelia. Giardiello ha iniziato a sparare dopo che gli è stato rimesso il mandato dal proprio avvocato. 

I tre morti, chi erano

I tre morti erano Fernando Ciampi, ex giudice del tribunale fallimentare; l'ex avvocato di Giardiello, Lorenzo Alberto Claris Appiani; Giorgio Erba, aveva testimoniato al processo ed è morto al Policlinico. Il nipote di Erba, Davide Limongelli, anche aveva testimoniato nel processo, ed è stato trasferito in gravi condizioni al Policlinico.

Com'è avvenuta la sparatoria

"Il giudice Ciampi è stato raggiunto nel suo ufficio dopo la sparatoria nell'aula della seconda sezione penale - ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberat -, un'altra persona è stata ricoverata al Niguarda ma non è in pericolo di vita". Claudio Giardiello, dopo che il suo difensore aveva deciso di riemttere il mandato, ha tirato fuori la pistola, una Beretta calibro 7.65, e ha deciso di sparare nell'aula della seconda sezione penale dove si stava tenendo l'udienza per il caso dell'Immobiliare Magenta, dove era lui stesso imputato, andando a colpire i coimputati Giorgio Erba, morto in ospedale, e Davide Limongelli, che non è in pericolo di vita ed è stato operato all'ospedale Niguarda. Giardiello ha rivolto l'arma contro il suo ex avvocato Lorenzo Claris Appiani, che avrebbe dovuto testimoniare di lì a poco contro di lui nel processo per bancarotta fraudolenta e lo ha ammazzato con freddezza con un colpo al cuore. Giardiello è uscito dall'aula e si è diretto verso il secondo piano, dove è disposta la stanza 250 nella quale lavorarava il giudice Ferdinando Ciampi, ha incontrato sulle scale il commercialista Stefano Verna, al quale si era rivolto per le consulenze nel corso delle indagini, ferendolo ad una gamba. Il commercialista è stato poi ricoverato in codice giallo presso la clinica Santa Rita. "Il collega in quel momento era davanti al computer. Aveva appena chiamato una collaboratrice per un guasto al computer - ha spiegato Bruti Liberati -. Giardiello è entrato e ha esploso due colpi. Un colpo ha attinto Ciampi alla scapola e gli ha trapassato il collo, l'altro lo ha raggiunto in zona inguinale. E' stata una morte immediata".

Giardiello voleva vendicare il suo fallimento

Dopo le aggressioni, durante le quali Giardiello ha sparato 13 colpi, è scappato dall'ingresso di via Manara, salendo sul suo scooter Suzuky. "Le ricerche si sono prontamente attivate – ha detto il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno, che si occuperà delle indagini - e hanno portato all'arresto di Giardiello a Vimercate. Quando i carabinieri lo hanno bloccato, ha manifestato l'intendimento di voler compiere un ulteriore gesto omicidiario. Ha agito con fredda determinazione". Ai carabinieri, ha detto il generale Maurizio Stefanizzi, "ha detto che stava andando a cercare un'altra persona, che riteneva responsabile del fallimento della sua azienda, per ucciderla" e dopo essere stato trasferito in caserma a Vimercate "ha avuto un malore ed è stato trasferito in ospedale".

Arrivano i commenti di Orlando e delle associazioni

ll ministro Orlando  è disponibile ad informare il Parlamento in termini rapidissimi, ha spiegato il viceministro della Giustizia Enrico Costa intervenendo nell'Aula della Camera. "Ribadisco la vicinanza forte del Governo agli operatori del diritto e della giustizia", ha detto.
L'Associazione nazionale magistrati (Anm), subito dopo la sparatoria, ha pubblicato su Twitter un primo commento sottoo "profondo sgomento e dolore" per "i tragici fatti al tribunale di Milano". Anche il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha voluto commentare l'accaduto:  "Dovrebbe essere difficile, impossibile" entrare in un tribunale con una pistola, "so che è morto un collega, è una cosa che mi sconvolge. So che ci sono anche dei feriti, ma non conosco i fatti", ha detto ai giornalisti collocatisi zona palazzo Chigi. Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ha detto:  "Sgomento per i gravissimi fatti di Milano e profondo cordoglio ai familiari del giudice ucciso, dott. Fernando Ciampi, e a quelli delle altre tre vittime di questo folle gesto da parte mia e di tutto il Consiglio". "Sono in contatto con il presidente della Repubblica, con i Capi degli Uffici Giudiziari di Milano e con i Consiglieri con i quali tra poco ci riuniremo per decidere sulle iniziative che l'Organo di governo autonomo della magistratura intraprenderà fin dalle prossime ore in segno di solidarietà alla magistratura milanese ed italiana e per porre con forza l'esigenza di maggiore sicurezza degli uffici giudiziari e di tutti gli operatori del sistema giustizia", dice Legnini.


News correlate







Paesi a rischio default: quali sono
Notizie > Notizie Fallimenti