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Sotheby's: all'asta la più grande opera di Alighiero Boetti


L'opera più insigne dell'artista Alighiero Boetti finisce all'asta. Una notizia importante per diversi motivi, scopriamone insieme i dettagli. Un personaggio singolare che andava oltre il mero concetto di artista che lavora su un oggetto, ma lasciava che invece fosse il concetto a diventare opera d'arte. Tra tutti gli artisti italiani concettuali, Alighiero Boetti è pertanto riuscito a ritagliarsi un posto d'onore. Non sorprende che le sue opere siano ben valutate, specialmente dopo la morte dell'artista avvenuta nel 1994.

L'arte di Alighiero Boetti

Alighiero nasce nel 1940 e si affaccia al mondo dell'arte fin da giovane, mostrando un'innata curiosità per il Sud del mondo e le sue tradizioni. Da Torino parte alla ricerca di ispirazione e formazione artistica, restando impressionato dall'Afghanistan e dalla figura delle ricamatrici. La sua successiva parentesi sarà a Roma, città a lui più congeniale e colorata, proprio come l'arte che sviscera dalla sua anima e si imprime prepotentemente su carta, tessuti, addirittura francobolli. La versatilità di Alighiero, infatti, si applica su supporti diversi e ciò ha donato una grande eterogeneità alla sua collezione.

L'opera

Una delle opere peraltro più riconosciute è Mappa. Appartenuta fino a questo momento a Fondazione Chiara e Francesco Carraro. Mappa è il simbolo della comunicazione visiva di Boetti. Realizzata nel triennio '89-'91, è un tessuto ricamato con tutte le nazioni del planisfero con i colori della propria bandiera. L'ispirazione gli venne proprio dalle ricamatrici afgane a cui l'artista commissionò la parte pratica di questa opera. Molto spesso, infatti, Boetti ha lasciato che fossero gli altri a portare a compimento ciò che la sua mente pensava.

L'asta che tutti aspettavano

Arriverà all'Evening Sale di Sotheby’s il prossimo 16 novembre, in una delle più grandi case d'aste per opere d'arte di New York. Le dimensioni dell'opera di Alighiero Boetti sono ampie. Mappa si sviluppa infatti per 6 metri. Ha un valore di base di 8 milioni di dollari, la cifra più alta nel catalogo di Alighiero Boetti. L'opera appartiene a una serie omonima ma è l'unica a presentare un meraviglioso color avorio di sfondo, oltre a essere la più grande rispetto alle altre. Finora è stata esposta al MoMa di New York, al Tate Modern di Londra, al Reina Sofia di Madrid per cui ha una discreta storia di esposizioni alle spalle. La vendita Il motivo per cui la Fondazione Chiara e Francesco Carraro ha deciso di vendere Mappa è semplice: la scelta di privarsi di un capolavoro per avere una buona liquidità e supportare i progetti futuri dell'ente. Quale occasione migliore per altre associazioni e musei di poter acquistare un'opera unica nel suo genere e simbolo dell'arte contemporanea italiana concettuale? Non sorprende che ci siano già diversi potenziali clienti che non vedono l'ora di accaparrarsi Mappa e un pezzo di storia dell'Arte Povera. Ma come funziona un'asta?

Le case d'asta

Attualmente le case d'aste più famose sono Sotheby's e Christie's. Queste infatti detengono il monopolio mondiale e svolgono le loro aste tra New York e Londra. Non tutte le aste sono milionarie, tutt'altro. Solitamente i prezzi oscillano tra i 5.000 e i 15.000 per oggetti di pregio, ma possono esserci dei pezzi forti che fanno parte di un preciso piano di marketing per attrarre nuovi compratori e guadagnare in visibilità gratuita. In Italia esistono altre case d'asta degne di nota, ma hanno un mercato meno frenetico rispetto a Sotheby's e Christie's per ovvi motivi. Sotheby's è anche disposto a valutare una collezione d'arte privata e a svolgere il ruolo d'intermediario nel caso la si volesse vendere. Basterà richiedere una valutazione online od organizzare un appuntamento con i rappresentanti della casa d'aste se presenti nelle vicinanze.

Come si svolge un'asta

Cerchiamo di comprendere quali sono le procedure di aste opere d'arte. Partiamo allora dalla domanda principale: è necessario un invito per partecipare a un'asta? In linea di norma, tutti possono partecipare alle aste opere d'arte in quanto pubbliche e non c'è nemmeno bisogno di una prenotazione. La procedura è pressoché questa: un battitore partirà da una cifra molto inferiore rispetto a quella dell'oggetto e cercherà d'innalzarla fino a raggiungere il prezzo di riserva, ovvero quello concordato con il venditore. Gli interessati si sfideranno quindi fino a quando non ne resterà uno solo che si aggiudicherà l'oggetto.

I tempi

Circa un mese prima dell'asta, i potenziali acquirenti potranno richiedere il catalogo così da studiare i vari pezzi e capire fin dove convenga spingersi con il prezzo. Il catalogo è richiedibile direttamente alla casa d'asta o via posta con il pagamento di un abbonamento. Sovente gli interessati si fanno accompagnare da veri e propri esperti così da non sforare la cifra ideale ed essere sicuri di comprare un pezzo che non verrà svalutato nel giro di poco. Al prezzo finale si aggiungono i diritti d'asta che sono del 20% e che vanno pagati, congiuntamente alla cifra dell'oggetto, entro una settimana.

Alighiero Boetti, Mappa, 1989-91, 259 x 580 cm. Courtesy Sotheby's


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