Vengono meno, dunque, le preoccupazioni, a seguito dell’ispezione dell’Enac sull’aeroporto. Avevamo parlato di questo caso qualche tempo fa, adesso, il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini, ha di recente riportato l’esito dei controlli dove non sono state riscontrate anomalie su procedure e requisiti necessari per lo scalo.
Le ispezioni, secondo l’Enac, si ripeteranno nel tempo. L’idea è quella di effettuare un monitoraggio costante, volto a controllare nel tempo che la certificazione venga mantenuta e a verificare l’evoluzione della condizione finanziaria della società, nonché situazioni che possano incidere in modo significativo sull’operatività dell’aeroporto.
Molti chiedono tempi più celeri per il bando europeo, Santini ha risposto che i tempi della liquidazione fallimentare e dell’esercizio promissorio saranno per forza di cose brevi. Questi saranno individuati ex legge fallimentare e determinati nel rispetto della tutela degli interessi dei creditori, dei dipendenti e del servizio pubblico di fondamentale importanza, esercitato dallo scalo.
Il curatore fallimentare ha poi fatto alcuni chiarimenti in merito al ruolo che egli ricopre presso Bologna Congressi. Questo aveva destato non poche polemiche nei giorni passati. Infatti, questa società è partecipata per circa il 10% dall’aeroporto felsineo.
Santini è il sindaco supplente attualmente non in carica. Non sussistono contatti diretti col Marconi.
C’è poi la parentesi di carattere politico. Infatti, su Aeradria è tornato ad intervenire anche l’onorevole del Pd Emma Petitti. L’invito è di mettere da parte le polemiche, chiedere al curatore fallimentare di mettersi a tavolino con Enac e con le istituzioni comunali, provinciali e regionali, per capire insieme e in tempi celeri, quale sia la migliore strada da perseguire per individuare ed assicurare un futuro al Fellini.
Le questioni di maggiore rilevanza che devono essere urgentemente affrontate, secondo la Petitti, riguardano anche la possibile apertura di scenari dove potrebbero essere messi in gara contemporaneamente, la concessione dell’aeroporto di Rimini e quella di Forlì, entrambi falliti. Si potrebbe, inoltre, creare una competizione sul territorio che rischia di avvantaggiare altri scali o altre realtà, e ciò sarebbe, sicuramente, controproducente per gli interessi di Aeradria.