Crisi Aziendali

Saloni dell'auto in crisi, è fuga da Detroit


Defezioni pesanti da parte di Ferrari, Maserati, Porsche, Volvo, Audi. E anche il Mondial de l'Automobile di Parigi non se la passa bene

Il mercato delle auto ha ripreso a marciare, ma l'edizione 2019 del North American International Auto Show di Detroit rischia di essere molto ma molto poco 'international'. Le grandi case europee, infatti, stanno dando forfait, una dopo l'altra. L'ultimo 'addio' è quello di Audi, ma prima a declinare l'invito degli organizzatori erano stati colossi come Ferrari, Porsche, Maserati e BMW, solo per citare le case più prestigiose. E il fuggi fuggi era scattato ben prima della minaccia di Trump circa l'inasprimento dei dazi doganali sulle auto importate in Usa dall'Europa. Al salone di Detroit, in programma dal 14 al 27 gennaio 2019, oltre alle marche già citate, non saranno presenti Volvo, Mini, Jaguar, Land Rover. Un duro colpo per un evento che dalla prima edizione, risalente al 1907, aveva fatto dell'internazionalità uno dei suoi vanti. Tra le cause di questa generale disaffezione - come riporta Avvenire - ci sarebbe la vicinanza tra l'apertura del Salone di Detroit e il celebre Consumers Electronics Show (CES) di Las Vegas, che apre i battenti meno di una settimana prima e che è sempre più frequentato dalle case automobilistiche. Ma la verità è che pare proprio la 'formula salone' ad essere ormai ritenuta troppo dispendiosa dai brand e forse ormai 'datata' rispetto a nuove forme di promozione. Anche il Salone di Parigi, infatti, vedrà molte assenze: ad Opel si sono aggiunte Ford, Volvo, Nissan, Mazda, Infiniti, Mitsubishi e Subaru. Al Mondial de l'Automobile di ottobre saranno certamente presenti invece le tedesche premium Audi, Bmw e Mercedes, e gli organizzatori attendono la conferma da parte di Volkswagen, Seat, Fiat, Alfa Romeo e Jeep.


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