Crisi Aziendali

Salone del Libro in crisi, Mibac lo tutelerà


La Fondazione del Libro è in liquidazione insieme ai suoi asset, il Ministero si muove per difendere "un patrimonio della cultura nazionale". Ma lo Stato non comprerà il marchio e l'archivio

La Fondazione per il Libro, società madrina del celebre Salone del Libro di Torino, è in liquidazione e in ballo c'è anche il destino del marchio della storica manifestazione. Per tutelarlo e valorizzarlo, mettendolo al riparo da svendite e aste, è sceso in campo anche il ministero per i Beni e le Attività Culturali che "vuole garantirne la sopravvivenza, ma senza acquistarlo" ha spiegato all'Ansa il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli. "Abbiamo avviato un provvedimento di tutela nei confronti dell'archivio e quindi del marchio. Questo non vuol dire che lo stiamo acquistando o nazionalizzando. Il ministero può fare l'ultima linea di difesa. Se nessuno lo volesse il ministero se ne potrà occupare" ha sottolineato il ministro. Questo perchè, dice Bonisoli "il Salone del Libro di Torino è un patrimonio culturale nazionale e visto che il mio ministero si occupa di cultura anche il Salone è un pezzo della cultura italiana di cui occuparsi". Un riconoscimento "importante" giunto proprio mentre il commissario liquidatore, Maurizio Gilli, sta predisponendo la vendita degli asset della Fondazione per il Libro. Certo i problemi da risolvere per il Salone non sono pochi e, dopo le dimissioni di Massimo Bray, si cerca ora il nuovo presidente del Circolo dei Lettori che sarà a sua volta anche presidente del Salone del Libro.


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