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Esecuzioni e compravendite, il mattone si muove


Lenta ma costante, anche nel 2017 il mercato immobiliare torna a respirare aria di ripresa

Anche il settore immobiliare torna lentamente a respirare. Secondo i dati ufficiali Istat sono infatti in aumento le compravendite residenziali. Nel secondo trimestre 2017 le convenzioni notarili per unità immobiliari (199.941) sono cresciute dell’1,5% rispetto al trimestre precedente. Nel dettaglio gli scambi di immobili a uso economico-produttivo sono aumentati del 2,4%, seguiti dal residenziale (+1,4%). Un buon segnale dopo 10 anni e oltre di crisi, anche se i prezzi, sottolinea Nomisma, “non sembrano allinearsi ancora al trend positivo”. Per quantificare la perdita di valore capitale degli immobili, fatto 100 il prezzo medio delle abitazioni nuove nel 2008, a fine 2017 tale valore è sceso a 77, con una flessione del 23% (estremi della graduatoria sono Milano con -17% e Firenze con -29%); rispetto agli uffici l’arretramento è giunto a 74, per un arretramento del 26% (con Cagliari che presenta il minore arretramento con -21% e Venezia terraferma che invece registra il gap più pesante, -32%). In ultimo i negozi, la cui riduzione media è stata del 22%, con agli estremi Venezia città con -17% e Venezia terraferma con -30%. Per Nomisma le compravendite di abitazioni in Italia si attesteranno nel 2017 poco sotto le 545mila (in un 'contesto Italia' caratterizzato – è bene segnalarlo – da circa 250.000 esecuzioni immobiliari/anno e con una riforma delle esecuzioni che potrebbe dare ulteriore impulso alle compravendite); considerando come termine di paragone il 2006 – ultimo anno della fase espansiva – il mercato residenziale si è ridimensionato quindi di circa il 36,6%, pari a oltre 300 mila contratti stipulati in meno. La crisi, dunque, ha picchiato pesante, ma a partire dal 2016 la tendenza è quella di una ripresa, lenta ma costante. La crescita congiunturale interessa tutto il territorio nazionale, sia per le compravendite di immobili ad uso abitativo, con aumenti più significativi al Sud (+3,3) che per il produttivo, che fa registrate l’incremento maggiore sempre nel Meridione (+4,9%), mentre nelle Isole e al Centro la variazione è negativa (-2,1% e -0,6%). In termini tendenziali le compravendite di unità immobiliari aumentano del 2,7% (settore abitativo +2,8% e comparto economico +2,5%). Il 93,9% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (187.839), il 5,5% quelli ad uso economico (10.994) e lo 0,6% quelli ad uso speciale e multiproprietà (1.108).


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