La Spal Ferrarese, 1907 di Cesare Butelli è fallita. Il Tribunale di Ferrara ha notificato alle parti la dichiarazione di fallimento, ponendo la società per azioni in liquidazione.
Sono stati nominati di nuovo Stefano Giusberti come giudice delegato e Paolo Montanari come curatore. La sentenza prevede che la 1907 depositi entro tre giorni bilanci e scritture contabili e fiscali obbligatorie, nonchè l’elenco dei creditori. E’ stato fissata per il 15 luglio alle 10,30 presso il Tribunale di Ferrara l’udienza in cui si procederà all’esame dello stato passivo.
I creditori e i terzi che vantano diritti reali o personali su cose in possesso della società fallita, hanno un termine perentorio di trenta giorni prima dell’adunanza di metà luglio, per proporre le domande di insinuazione, e valersi, dunque, sul passivo della società per azioni.
Da qui, si farà lo screening di tutte le passività, nonché si cercherà di recuperare le poste attive, esercitando un’azione revocatoria nei confronti dei proventi del parco fotovoltaico, in modo che ritornino per così dire “a casa”, per poter soddisfare i creditori, affinché si vada a stilare l’ordine di precedenza di questi ultimi, che dovrebbe essere bene o male questo, coi dipendenti al primo posto, i chirografari e via dicendo, assegnando a ciascuno il suo.
La vicenda giudiziaria è durata quasi due anni e mezzo, né poco, né molto . Il tribunale in camera di consiglio ha rigettato la proposta di concordato avanzata da Cesare Butelli, nonostante per la maggiore i creditori si fossero pronunciati a favore o si fossero astenuti. La decisione è parsa un po’ assurda.
Probabilmente il tribunale ha preso in massima considerazione tre circostanze che sono abbastanza importanti: dei tempi di pagamento proposti da Butelli, ovvero pari a vent’anni, ritenuti troppo lunghi; troppo fumoso l’iter che porta ai proventi del parco fotovoltaico di Casaglia; la legge fallimentare ha trasformato il silenzio/rigetto di prima in silenzio/assenso, e forse si è avuto il dubbio che a qualcuno sia sfuggito.
Ora Butelli sta rischiando un’azione penale per bancarotta fraudolenta. Se è vero che il proprietario della 1907 ha ammesso al giudice di aver sottratto quasi due milioni alla società senza giustificativi, significa che lì incriminazione da parte del pm che da oltre un anno indaga su questa circostanza non sarebbe più per appropriazione indebita, ma per il reato ben più grave di bancarotta fraudolenta.