Supermercati, fallisce la catena lombarda Pozzoli Food

La chiusura dei 18 punti vendita era arrivata nel gennaio scorso, poco prima che l'emergenza sanitaria travolgesse tutto e tutti. Poco prima che il lockdown anti-Covid facesse schizzare all'insù gli acquisti di beni alimentari e con essi i fatturati della grande distribuzione. La Pozzoli Food, catena lombarda di supermercati, non è riuscita ad intercettare quel trend d'acquisto, purtroppo legato alla pandemia globale e all'ansia da essa generata. Per la Pozzoli il capolinea era già dietro l'angolo, complice la crisi dei consumi che nel biennio 2018-19 aveva dirottato i consumatori verso discount e grandi catene della Gdo. A quasi un anno dalla decisione di abbassare le serrande assunta dalla proprietà, che peraltro aveva tentato di salvare il salvabile presentando una richiesta di concordato preventivo, il Tribunale di Monza si è espresso con una sentenza definitiva di fallimento. L'auspicio dei curatori, ora, è che quei 18 supermercati trovino un nuovo proprietario disposto ad investire e a rilanciare l'attività. Auspicio condiviso anche dai 163 dipendenti ancora in forza alla Pozzoli, da mesi senza lavoro e con la cassa integrazione straordinaria (concessa dal Ministero per 'cessazione aziendale') in scadenza il prossimo 31 gennaio. Il Tribunale di Monza ha nominato come curatori fallimentari i commissari già incaricati di seguire la pratica di concordato. Per i dipendenti si profila l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo, ovviamente collegata alla dischiarazione di fallimento. La situazione, al momento, denunciano i sindacati in attesa di incontrare i curatori, è ancora nebulosa e tutta da decifrare. Negli ultimi anni, l’azienda della Brianza si era ingrandita, arrivando a diciotto punti vendita in regione, ma forse anche compiendo così il classico passo più lungo della gamba.