Date le carenze e le falle dimostrate dal sistema del diritto nella materia dei fallimenti, venute fuori in maniera evidente dopo l’inizio della crisi economica che ha colpito le finanze e le imprese italiane, il Governo ha deciso di dare un nuovo volto con l’introduzione di correttivi da non sottovalutare. Nella fattispecie in effetti è già stata composta all’inizio del mese di aprile al Ministero della Giustizia una commissione formata da molti nomi illustri come ad esempio il presidente del tribunale di Torino, Luciano Panzani, il presidente della sezione fallimentare del tribunale di Milano, Filippo Lamanna, il giudice milanese Roberto Fontana ed altri illustri professori universitari, che si occuperano di stilare un progetto di riforma.
Alla fine dell’estate la bozza potrebbe addirittura essere già realtà. Cambi previsti soprattutto per quanto concerne i punti salienti delle procedure fallimentari: in particolare si parla di innovazioni riguardanti le procedure d’allerta per le quali si ipotizzava l’introduzione di un meccanismo di segnalazione tempestiva delle situazioni di difficoltà delle imprese in maniera da potere anticipare il salvataggio prima del precipitare nell'insolvenza. Possibilità inoltre di vedere fra le forme di notificazione del decreto di apertura del procedimento fallimentare anche quello effettuato via Posta elettronica Certificata.