Il colosso lombardo, leader nella produzione di prodotti per la prima infanzia, a 70 anni dalla sua fondazione è alle prese con una grave crisi di vendite
Proprio quest'anno compirà 70 anni. Ma per la Peg Perego, storico simbolo del Made in Italy lombardo e colosso dei prodotti per la prima infanzia, la ricorrenza rischia di rappresentare un vero spartiacque. Perché negli ultimi anni la crisi ha bussato forte anche dalle parti di Arcore, quartier generale dell'impresa fondata da Giuseppe Perego ed oggi in mano al figlio Lucio.
Fatturato in calo del 25% nel 2018
Il 2018 dell'azienda si è chiuso, infatti, con un calo delle vendite del 25%, una contrazione mai vista da queste parti, sulla quale pesa la concorrenza cinese e il boom degli acquisti online. Ora il rischio esuberi, da paventato, è diventato qualcosa di più concreto. E i numeri spaventano. Perché dei 440 dipendenti della casa madre, ad Arcore appunto, ben 110 potrebbero perdere il posto insieme ai 50 della sede distaccata di San Donà del Piave, tutti operai specializzati nella realizzazione delle carrozzine e dei passeggini che in 70 anni hanno cullato e trasportato milioni e milioni di bambini, in Italia e all'estero.
Fino ad aprile c'è il contratto di solidarietà, poi?...
Fino alla fine di marzo, il salvagente del contratto di solidarietà tutelerà i dipendenti, ma poi, se le vendite non riprenderanno vigore insieme al fatturato, occorre trovare una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali. Proprio per questo oggi proprietà e sindacati hanno aperto un tavolo di confronto atto a scongiurare i licenziamenti collettivi. Fim-Cisl e Fiom-Cgil, con la Rsu aziendale, hanno illustrato la possibilità di “utilizzare ammortizzatori conservativi dell’occupazione pur con la possibilità di ragionare allo stesso tempo di un alleggerimento della struttura, valutando la possibilità di uscita dei lavoratori volontari che raggiungono i requisiti pensionistici”.
Confronto in corso con i sindacati
La direzione di Peg Perego, si legge in una nota, si è detta interessata a valutare la proposta prima di aprire qualsiasi procedura, utilizzando il contratto di solidarietà fino alla scadenza. Il confronto è stato poi aggiornato al 27 febbraio. Certo è che la situazione non è di facile soluzione.
Dalla Brianza al mondo intero
L'impresa brianzola, come ricorda anche il quotidiano Il Giorno, è stata la prima azienda in Italia ad utilizzare la gomma al posto della lamiera e dei vimini, allora in uso per la produzione di carrozzine. Fu sempre Perego a capire che passeggini, carrozzine e seggioloni erano prodotti stagionali, facili da vendere in primavera ed estate, difficili da piazzare nei mesi freddi. Per questo, al fine di diversificare, alla produzione classica affiancò quella dei giocattoli, soprattutto macchinine e moto a batteria e a pedali. L’azienda fin dagli anni '70 è presente in tutto il mondo. Il fatturato ha toccato i 118 milioni di euro nel 2016, scendendo poi a 116.835.035 nel 2017, finendo per crollare del 25% nell'ultimo anno.