La storia di Bernardo Saglietto, ex operaio dell'Intec che aveva fondato con moglie e colleghi la cooperativa per rilevare la fabbrica
E’ una storia di working buyout ma anche di morti bianche quella che è stata scritta nell’agosto scorso in Piemonte, a Sommariva di Bosco (Cuneo). Il protagonista è Bernardo Saglietto, ricordato domenica 8 ottobre dalle istituzioni e dai colleghi della fabbrica che aveva contribuito a salvare diventandone il giorno prima presidente.
Bernardo aveva 59 anni ed era un operaio dell’ex Intec. Quattro anni fa insieme alla moglie, impiegata nell’azienda, e ad altri tre colleghi aveva dato vita alla Cip, la Cooperativa Italiana Pavimenti. Lo scopo era rilevare l’azienda in crisi portandola avanti in forma di coop. Una fase di transizione molto lunga, che aveva portato all’acquisizione che si era conclusa mercoledì 2 agosto, quando l’Intec chiudeva per fallimento a Cip diventava a tutti gli effetti l’azienda subentrante, con lo stesso Saglietto presidente. Alcuni lavoratori erano rientrati in fabbrica e i piani di espansione puntavano ad un ulteriore ampliamento.
Bernardo Saglietto il 3 agosto è nella sua nuova fabbrica: è sera, fa l’ultimo giro di controllo. Si accorge che qualcosa non va in una pressa, rimane incastrato, viene ucciso dal macchinario. Nessuno in quel momento è in reparto, due colleghi in un’altra zona dello stabilimento si accorgono che qualcosa non va, controllano il capannone e trovano Saglietto. Vani i soccorsi.
La sua figura è stata ricordata l’8 ottobre, Giornata nazionale vittime incidenti sul lavoro organizzata a Torino. Un «gesto simbolico», come ha spiegato l’istituzione, per ricordare chi ha salvato azienda e posti di lavoro, non dimenticare e stare vicina alla vedova. Nella targa poche righe, ma significative: «In memoria di Bernardo Saglietto che ha dedicato la sua vita alla realizzazione di un sogno. Un sentito ringraziamento».