Amministrazione Straordinaria

Officine Ferroviarie Veronesi: amministrazione straordinaria


I duecento lavoratori delle Officine Ferroviarie Veronesi stanno attendendo la sentenza della sezione fallimentare del tribunale di Verona sull'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria. L’azienda è in fermo dallo scorso maggio, ma per fortuna il pericolo del fallimento è stato attualmente messo da parte.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico si è occupato delle manifestazioni d'interesse pervenute per le Ofv, dando parere favorevole in un documento inviato in Tribunale e al commissario straordinario Bertoni della procedura dell'amministrazione straordinaria. Dunque, le proposte di manifestazione di interesse che sono state richieste al fine di evitare il fallimento, si sono dimostrate adatte a garantire un futuro all’azienda.

Ci sono state due proposte: la prima è di una cordata veronese, costituita appositamente e rappresentata dall'avvocato Cinti. In Tribunale c’era una parte degli imprenditori interessati. La seconda è quella presentata dalla Sitav di Piacenza, azienda che lavora nel settore della manutenzione treni e ha commesse aperte con Ansaldo.

Entrambe hanno proposto l'affitto per un anno di Ofv, con 60 mila euro per la prima e 350 mila per la seconda.

Sitav ha, inoltre, parlato di interventi di messa in sicurezza necessari per avviare nuovamente le attività, portando a Verona il lavoro proprio, in quanto le commesse che l'Ofv aveva in carico da Ansaldo, e che potevano garantire altri 18 mesi di attività lavorativa, sono nella migliore delle ipotesi congelate.

L’azienda di Piacenza ha, invece, proposto l'assunzione di 50 operai nei primi 60 giorni e di altri 50 nei 180 giorni.

Se fosse approvata la procedura per l'amministrazione straordinaria in poco tempo il Mise provvederebbe alla nomina di un nuovo commissario, giudiziale, chiamato non già a verificare i conti come è stato per Bertoni, ma a fare l'imprenditore che gestisce i beni. Quest’ultimo nei 60 giorni successivi, dovrà redigere un nuovo piano per ripartire l'azienda, con la scelta dell'offerta più idonea.

Secondo Massimiliano Nobis, segretario generale della Fim-Cisl, tale rinvio sembrerebbe positivo. Antonio Veneri della Uilm ha spiegato che "La relazione del Mise dice che ci sono i presupposti per l'amministrazione straordinaria e quindi per ripartire con il lavoro. Sitav, che è un'azienda già operativa nel rotabile con 600 dipendenti e 650 mila euro di capitale sociale porterebbe il proprio lavoro, ma abbiamo chiesto al giudice di farsi carico con il Mise del recupero delle vecchie commesse in questo momento congelateGli impegni presi da Sitav per la messa in sicurezza all'interno di Ofv oltre che della cifra messa sul piatto per l'affitto fa pensare ad un'azienda intenzionata a continuare il lavoro. L'amministrazione straordinaria? Ce la auguriamo. La cordata veronese la conosciamo meno ed è meno chiara sulle proposte, la cordata piacentina la conosciamo un po' di più, un'azienda solida che ha già rapporti in atto con Ansaldo Breda quindi speriamo in un finale positivo".


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