Visto il perdurare della crisi economica italiana e l’aumento vertiginoso dei fallimenti delle aziende della penisola, la legge suindicata e l’estensione ai consumatori della stessa potrebbero portare benefici alle situazioni patrimoniali degli italiani. Per sovraindebitamento, lo ricordiamo, si intende «una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni».
Le novità più rilevanti per gli imprenditori sono quelle che prevedono che i creditori che non aderiscono al concordato, possono comunque esservi assoggettati tramite provvedimento del Tribunale che si occupa del procedimento; altra importante novità riguarda l’abbassamento della soglia dei creditori per rendere esecutivo l’accordo, che passa dal 70%, previsto fino a pochi mesi fa, al 60%.
Per quanto riguarda invece le novità riguardanti i consumatori è prevista una procedura anche se non c’è accordo, basata sulla stesura, il tutto a spese del debitore, di un piano di ristrutturazione stilato da un apposito organismo che garantisce sull’attuabilità.