Bancarotta

Nocerina: la bancarotta e il calcio â??cattivoâ?? dei presidenti


Giovanni Citarella, presidente della Nocerina, è l’ultimo di una serie di arresti che negli ultimi anni non ha risparmiato neanche i grandi dirigenti di Serie A (da Ciarrapico a Cecchi Gori, l'ultimo è stato Massimo Cellino per le vicende dello stadio Is Arenas).

Il caso più noto è quello di Pasquale Casillo, il quale nel settembre '93 fu messo sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa. Casillo, che era all’epoca il “re del grano”, grazie alla sua grande azienda di pasta, era presidente e proprietario del Foggia ai tempi di Zeman e dell’Avellino.

Nel 2007 Casillo viene assolto dal tribunale di Nola con sentenza passata in giudicato.

Nel 2004 è la volta del presidente dimissionario dell'Ancona Ermanno Pieroni che viene accusato ed arrestato per truffa aggravata. Pieroni è stato coinvolto anche nel Calcioscommesse, per essersi dolosamente appropriato di contributi federali.

C’è poi il 2010 dove fu rinviato a giudizio l’ex presidente dell'Akragas, Gioacchino Sferrazza, per istigazione a delinquere e calunnia. Quest’ultimo era stato posto sotto inchiesta dopo aver ricevuto la dedica della vittoria della sua squadra sullo Sporting Arenella, il 27 settembre 2009,«all'amico fraterno Nicola Ribisi».

Ribisi era stato arrestato con l’accusa di ricostituire la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Nel 2011 a Secondigliano, quartiere di Napoli, fu scoperto un legame tra i clan del luogo e le squadre semiprofessionistiche: le partite venivano truccate.

Nel 2012 è la volta dell'ex patron del Mantova, società in fallimento, Fabrizio Lori, arrestato per bancarotta fraudolenta che riguardava la nuova Pansac, la società fallita di famiglia specializzata in materie plastiche di cui Lori era amministratore unico.

Altro caso di condanna per bancarotta fraudolenta è quello del presidente e dell'ex presidente dell'Aquila fallita nel 2004, Michele Passarelli ed Eliseo Iannini, condannati a 7 anni e sei mesi di reclusione e 4 anni.

Novembre 2013 vede il famoso derby farsa di Salerno con i 17 deferiti della stessa Nocerina dopo la sospensione dell'arbitro causa squadra rimasta in sei, tutti per infortuni. Emerse poi che la mancata presentazione in campo della squadra avrebbe generato al club perdite pari a quasi mezzo milione di contributi della Lega Pro. La finanza sta indagando per versamenti in nero.


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