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Moneta virtuale, ma il crac è concreto e vale 120 milioni


Dichiarato dal Tribunale di Firenze il fallimento della 'Bitgrail', banca online con sede legale in Toscana. Tra i 'correntisti' c'è chi ha perso anche 5 milioni di euro

La valuta è virtuale, ma il crac è concreto e pesantissimo. Ammonterebbe, infatti, a 120 milioni di euro il passivo che ha condannato al fallimento le società 'gemelle' "Webcoin" e "Bitgrail", due "banche online" per criptovalute che avevano sede legale a Signa, in Toscana. A darne notizia è il quotidiano La Nazione che racconta dell'indagine avviata dalla Procura fiorentina per far luce sul 'naufragio' della piattaforma digitale. Mentre il fondatore della 'banca online' sostiene che il crac sia stato causato da una falla nel sistema che avrebbe permesso a ignoti di accaparrarsi 17 milioni di 'Nano', la criptovaluta che al momento del fallimento valeva 5,85 euro, i correntisti virtuali sono disperati. Tra questi ci sarebbe anche chi ha perso quasi 5 milioni di euro. Per fare chiarezza sull'accaduto la Procura si sta avvalendo degli specialisti della Polizia postale. Quello che è certo è che i 'bitcoin' sono letteralmente spariti nel nulla. A quanto pare, però, lasciando tracce che porterebbero proprio al fondatore della piattaforma ora fallita. 


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