Il progetto legato all'esito della gara da 77milioni di euro per il lotto in zona Garibaldi-Repubblica
Il Comune di Milano sogna di riaprire i Navigli. Ma per farlo servono soldi freschi, almeno 150 milioni di euro per le prime 5 tratte, come pure l’ok della cittadinanza che a marzo sarà chiamata ad esprimersi attraverso un referendum sul progetto legato alla riapertura. La volontà popolare, ovviamente, avrà un peso specifico determinante sull’intero piano urbanistico, ma un peso altrettanto importante ce l’ha eccome la questione delle finanze.
Oneri di urbanizzazione decisivi per la riapertura del Naviglio in via Melchiorre Gioia
Come reperirle? Palazzo Marino, stando al Corriere delle Sera, pensa di recuperare almeno 10 milioni di euro dagli oneri di urbanizzazione conseguenti alla vendita all’asta del terreno di sua proprietà in zona Garibaldi-Repubblica. Il lotto è immenso, oltre 32mila mq, con un prezzo a base d’asta di ben 77 milioni di euro. Con quella cifra, come detto, il Comune punta non solo a rivitalizzare la zona tra via Gioia, via Pirelli, via Sassetti attualmente occupata in buona parte da un parcheggio a raso, ma anche di incamerare fondi da destinare al ‘piano periferie’. Tuttavia, solo una volta aggiudicato il bando, quindi a partire dai primi di novembre, si saprà come e dove finiranno i fondi e gli oneri di urbanizzazione collegati, quei 10 milioni di euro che potrebbero finanziare la riapertura della prima tratta del Naviglio, circa 850 metri tra via Melchiorre Gioia, da Cassina de’ Pomm a via Carissimi.
Chi vince il bando e realizza il nuovo grattacielo dovrà sborsare
Quella cifra che il Comune si aspetta di incamerare è legata alla realizzazione del nuovo grattacielo, prevista nel bando, proprio nell’area Garibaldi-Repubblica. La zona in vendita all’incanto include infatti i relativi diritti volumetrici, con un mix tra uffici pubblici e privati, attività commerciali, aree verdi, attrezzature pubbliche e un nuovo parcheggio sotterraneo. La scadenza del bando è fissata per il 31 ottobre e le buste saranno aperte il 2 novembre. La gara prevede anche un diritto di prelazione da parte degli operatori che hanno riqualificato l’area, ossia Coima e Deoris. Se oltre agli operatori attuali si dovessero presentare altre offerte, sia Coima che Deoris avranno la possibilità di rilanciare.