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Migliorano condizioni di crisi delle PMI


Le condizioni di difficoltà e di crisi delle PMI? Sono in lento miglioramento, anche se molto rimane da fare per poter risollevare le sorti delle piccole e medie imprese italiane. Ad ogni modo, sottolinea il Rapporto 2016 di Cerved, migliora la prestazione dei pagamenti, unitamente all’andamento positivo dei debiti commerciali contratti dalle imprese con i loro fornitori. A livello settoriale, è incoraggiante poter evidenziare la significativa ripresa dell’industria, dei servizi e delle costruzioni mentre risulta ancora essere più sofferente il settore agricolo.

Recuperano competitività le PMI italiane

Nel suo rapporto 2016, con il quale Cerved effettua una interessante panoramica della situazione economica nazionale per le PMI, viene evidenziato come nella prima parte dell’anno sia stata realizzata una positiva accelerazione delle dinamiche congiunturali e strutturali per tutte le aree aziendali, sebbene le piccole e le medie imprese, ad oggi, raggiungano dei risultati che sono comunque ben inferiore rispetto alle grandi imprese tricolori (+5 per cento). Su scala settoriale, come già anticipato, l’industria prosegue di buona lena il proprio trend di ripresa, insieme al settore dei servizi, mentre per la prima volta dopo l’inizio della crisi economica è il settore delle costruzioni – uno dei più colpiti – a mostrare tangibili segnali di crescita. La nascita di nuove imprese non sembra essersi manifestata, invece, nel settore agricolo.

Nuove imprese italiane

A proposito di nuove imprese, il dossier Cerved afferma come nel corso dell’anno sia migliorato il contributo delle società di capitale, soprattutto grazie alle Srl semplificate, che hanno evidentemente incontrato il favore degli imprenditori, giovani e non solo. Nel 2015 si conta un incremento del 9,3 per cento in più rispetto all’anno precedente, con un positivo sostegno da parte delle nuove imprese edili e di quelle manifatturiere. Nei primi sei mesi del 2016 il fenomeno è continuato con la stessa direzione dell’anno precedente, ma con proporzioni evidentemente più contenute.

Fallimenti in rallentamento

Dai valori che Cerved ha rilevato nel suo Rapporto 2016, inoltre, giungono dei segnali positivi e incoraggianti sul fronte delle cessazioni aziendali, per le quali si registra una flessione per tutte le procedure rispetto al 2014. Nel 2015, infatti, le imprese che hanno aperto almeno un fallimento, una procedura non fallimentare o una liquidazione volontaria sono il 22 per cento in meno rispetto a quanto sperimentato nel corso dell’anno precedente. Scende inoltre sotto quota mille unità il numero delle procedure non fallimentari. Per quanto concerne la prima metà del 2016, il trend sembra continuare in modo soddisfacente.

Prestazioni dei pagamenti

La prestazione dei pagamenti è un indicatore essenziale della situazione economica aziendale, poiché permette di valutare la solidità dell’impresa. Ebbene, in riferimento a tale dato, si registrano finalmente dei segnali positivi per i primi tre mesi del 2016, nei quali poter evidenziare un netto miglioramento delle abitudini di pagamento delle piccole e medie imprese, unitamente a un trend positivo dei debiti commerciali contratti dalle imprese con i loro fornitori, dopo tre anni di calo praticamente continuativo.


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