Crisi Aziendali

Maccaferri, ristrutturazione industriale in corso


Presentate le domande di concordato in continuità per quattro aziende 'minori' della holding emiliana, in gran parte attive nel settore delle rinnovabili

La holding industriale Maccaferri ha presentato quattro domande di concordato per altrettante società del gruppo. Le aziende interessate, secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, sarebbero Seci holding, centro servizi del gruppo, Seci Energia, che si occupa di energie rinnovabili e in particolare di centrali a biomasse, Enerray ed Exergy, due società attive sempre nell'energia 'green'. le aziende in questione occupano complessivamente oltre 200 dipendenti, non tutti in Emilia, 'patria' del patron Giovanni Maccaferri, ex vicepresidente di Confindustria. 

L’impatto sui conti della multinazionale, che conta 32 società, 5 mila dipendenti e un fatturato di circa 1,1 miliardi, si aggirerebbe sul 7-8%. La liquidazione, infatti, riguarda le quattro imprese che hanno in pancia la parte deteriorata dell’esposizione del gruppo, pari a circa 750 milioni, quasi tutti con istituti di credito. Il percorso di ristrutturazione riguarda, come detto, innanzitutto il comparto energia, che negli ultimi anni è andato in sofferenza a causa di alcuni investimenti all'estero che non hanno dato i risultati sperati. L’ammissione alla procedura consentirà la continuità aziendale e la possibilità di mettersi al riparo da azioni esecutive dei creditori o istanze di fallimento. Il concordato, ovviamente, non riguarderà tutta la holding che mette insieme 32 società. 

Questo di oggi è solo il primo tassello di un più complesso piano di ristrutturazione e rilancio al quale Maccaferri sta lavorando insieme a Rotschild Italia e BonelliErede, uno dei più importanti studi legali specialistici dello Stivale. Sul medio periodo, l’orizzonte è quello di alleggerire l’impegno sui settori in difficoltà per puntare forte sui cavalli di battaglia del gruppo: Samp, Officine Maccaferri e Sigaro Toscano.