La moglie attiva le procedure per il pignoramento dello stipendio del marito e lui si trasforma in un presunto stalker. E’ la storia di una coppia cesenate, traslata, dunque, dal fascicolo aperto negli uffici del giudice civile, a quello di chiusura di indagine per l’articolo 612 Bis nelle mani del giudice per le udienze preliminari.
Sotto indagine è l’ex coniuge, operaio 40enne che quasi per caso, ha perso anche il lavoro, rendendo, in ogni caso, inutile l’azione intentata dalla vittima.
I due dovranno comparire innanzi al giudice del tribunale di Forlì, il quale dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio l’ex marito stalker, con il quale è avvenuta la separazione nel 2008. Fino a questo punto, tutto era nella norma, se non fosse per il fatto che l’uomo era indietro con il pagamento degli alimenti, ovvero, non vi aveva mai provveduto.
La rabbia, però, è stata scatenata a causa del procedimento intentato dalla ex moglie, per poter ottenere le somme dovute, cioè circa 300 euro al mese per lei e per i figli.
L’ex consorte, infatti, durante lo scorso ha chiesto il pignoramento di un quinto del suo stipendio.
Quando l’uomo ha avuto della procedura esecutiva ormai intentata, non ha retto la cosa ed ha, dunque, iniziato ad arrabbiarsi, riempiendo la moglie di sms e telefonate ricche di minacce.
Il marito era un dipendente di un’azienda privata di Cesena. Quest’ultimo avrebbe promesso alla sua ex consorte di ucciderla, qualora non avesse ritirato la procedura di pignoramento.
La situazione sarebbe peggiorata con l’anno nuovo, ovvero, i primi di gennaio, a ridosso della data dell’udienza al tribunale civile di Forlì tenutasi il 14 gennaio scorso.
L’ex marito, patrocinato dall’avvocato Giovanni Principato, in un primo momento ha comunicato alla moglie di aver già avvisato i genitori che avrebbe fatto una sciocchezza per cui sarebbe andato in carcere, dopodiché avrebbe minacciato la stessa dicendole di guardarsi bene alle spalle, perché prima o poi l’avrebbe sgozzata. La vittima, ormai terrorizzata, aveva iniziato a registrare le telefonate dell’ex marito.
Dopo aver raccolto tutte le prove, la donna si è rivolta ai carabinieri dove ha presentato denuncia producendo tutti i minacciosi messaggi ricevuti dall’ex e le telefonate registrate.
Successivamente sono partite le indagini coordinate dal pubblico ministero Vincenzo Antonio Bartolozzi, presso la Procura della Repubblica di Forlì, nei confronti dell’ex coniuge, accusato di stalking. E se l’uomo poteva cavarsela con il pignoramento dello stipendio, ora rischia molto peggio.